Da oggetto del mistero a punto fermo: la grande crescita di Alexis Saelemaekers

Alzi la mano chi, tra i tifosi rossoneri, alla notizia dell’acquisizione di Saelemaekers conosceva il calciatore belga o pensava che sarebbe potuto diventare un titolare affidabile? Probabilmente un deserto di mani si paleserebbe alla nostra vista a fronte di questa domanda. L’operazione che ha portato il classe 99’ a Milano, infatti, è la perfetta testimonianza del funzionamento della rete scouting rossonera: l’acquisizione di un calciatore seguito e valutato per diverso tempo, prelevato tra lo scetticismo generale ma con la consapevolezza che sarebbe potuto diventare un punto fermo. E così è stato. La realizzazione di questa prospettiva è condivisa tra Pioli e il calciatore: il tecnico emiliano ha svezzato il giocatore e ha creduto nelle sue potenzialità mentre il belga ha lavorato con grande intensità mostrando la sua intelligenza e la sua etica del lavoro.
PUNTO FERMO - Togliersi l’etichetta di ‘scommessa' per sostituirla con quella di ‘punto fermo’ non è frutto del caso ma il risultato di opportunità colte e sfruttate con intelligenza e furbizia. Saelemaekers, in questo senso, è l’immagine concreta di quanto il lavoro possa cambiare la storia personale e le gerarchie di una squadra. Da quando è al Milan, il calciatore belga ha saputo cambiare il suo gioco crescendo in coraggio e consapevolezza: oltre ad aver migliorato la propria tecnica personale, il 56 rossonero ha accresciuto la qualità nel dribbling e nella giocata risultando uno dei calciatori più imprevedibili della rosa milanista. Saelemaekers ha poi una dote preziosa per una squadra e un allenatore: la cinica semplicità. Il belga, infatti, raramente sbaglia un passaggio prediligendo la giocata più semplice nei momenti di difficoltà. A questo poi aggiunge un grande spirito di sacrificio che lo porta ad essere una preziosissima risorsa in fase difensiva. Queste qualità, inevitabilmente e giustamente, non lo hanno reso solo un punto fermo del Milan ma anche una preziosa risorsa per la nazionale belga.
MARGINI DI CRESCITA - Guardando al percorso di crescita del belga in questo primo anno e mezzo rossonero non bisognerebbe sorprendersi circa un ulteriore miglioramento di Saelemaekers. Il 56 rossonero, infatti, è stimato a Milanello per la grande etica professionale e per la capacità di ascoltare: il classe 99’, infatti, guarda ai senatori del gruppo e cerca di rubarne i segreti per migliorare il proprio gioco e la propria forza caratteriale. I risultati, in questo senso, si vedono ma sia il calciatore che lo staff rossonero sanno che rappresentano solo uno step di un percorso che può e dovrà portare ulteriori soddisfazioni. Il Milan crede nel giocatore e il calciatore crede nel progetto: da questa unione non può che nascere un binomio vincente.

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