Dai rigori di Firenze, al rigore di Nkunku: come Allegri ha cambiato lo spirito rossonero
È passato più di un anno, ormai, da quel 6 ottobre 2024, giorno in cui il Milan uscì sconfitto dal "Franchi" di Firenze per 2-1, dopo aver sbagliato due calci di rigore. E al di là dell'avvenimento già raro di per sè, a fare rumore e creare polemiche fu come vennero sbagliati i due tiri dagli 11 metri. Oggi invece siamo reduci da una partita decisa anche dal rigore segnato da Christopher Nkunku. Ma cosa hanno in comune questi tre calci dal dischetto a distanza di quasi 15 mesi?
Siparietto
A Firenze, a ottobre 2024, era andato in scena un siparietto che aveva fatto tanto parlare nel resto della stagione. Prima Theo Hernandez e poi Tammy Abraham si erano presi la responsabilità del rigore, sbagliandolo entrambi. Al termine della gara il tecnico rossonero Paulo Fonseca si era recato davanti ai microfoni e visibilmente alterato aveva dichiarato: "Il nostro rigorista è Pulisic, non so perché i giocatori hanno cambiato idea. Gli ho parlato e ho detto che non deve succedere più". Un caso di scippo e anche di scavalcamento dell'allenatore che arrivava circa un mese dopo un altro grande tema di discussione come il cooling break a distanza di Leao e Theo all'Olimpico contro la Lazio. Due tasselli abbastanza vistosi del brutto e incompleto mosaico che è stata la scorsa stagione del Diavolo.
La mano di Max
Ieri contro il Verona, sul risultato di 1-0, Nkunku si conquista il calcio di rigore. Il messaggio che arriva dalla panchina da Massimiliano Allegri è chiaro: deve tirare il francese. E allora Luka Modric, che avrebbe avuto più di una ragione per presentarsi dal dischetto specialmente in contumacia di Leao che aveva tirato gli ultimi due rigori, si dirige verso Nkunku e gli consegna il pallone. Poco dopo è Christian Pulisic, altro tiratore incallito, anche in rossonero, ad andare dalle parti del compagno ex Chelsea per incoraggiarlo e spronarlo. Si fa vedere anche Adrien Rabiot. Atteggiamento di tre giocatori che sono tre senatori di questo nuovo ciclo allegriano rossonero e che dà l'idea dello spirito rossonero totalmente rinnovato rispetto a un anno fa. Al termine della gara Allegri spiegherà semplicemente: "Nkunku è un rigorista, ne ha sbagliato solo uno in carriera su 18 tirati. Questo è un rigore importante. Ci sono momenti del campionato che bisogna fare così. Era giusto che lo tirasse lui"
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