Dal "Milan beffato" a "Giroud si è girato", il francese è stato un colpo super

Dal "Milan beffato" a "Giroud si è girato", il francese è stato un colpo superMilanNews.it
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lunedì 6 giugno 2022, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Un anno fa di questi tempi, era esattamente il 4 giugno 2021, il Chelsea comunicava di aver attivato l'opzione per il rinnovo unilaterale presente nel contratto di Olivier Giroud, da poco diventato campione d'Europa con i Blues. Un annuncio che di per sé non aveva nulla di strano, se non per il fatto che sembrava davvero vicino il passaggio del francese al Milan a parametro zero. Quel rinnovo aveva cambiato tutto lo scenario, con i rossoneri quindi costretti a trattare con Marina Granovskaia. E allora via di ironie, via di battute e soprattutto via con l'immancabile "Milan beffato". La storia invece poi ci racconta che il Milan l'accordo per il forte centravanti lo ha trovato lo stesso, sulla base di un milione più un altro legato a bonus legati ad obiettivi di squadra.

Neanche il tempo di metter piede a Milanello che c'era già chi definiva "coraggioso o incosciente" Olivier per la scelta della maglia numero 9, appoggiandosi a scaramanzie anacronistiche, mentre altri fomentavano l'eventuale dualismo, calcando la mano su quanto fosse difficile farli andare d'accordo, con Ibrahimovic. Giroud ha accolto tutto con il sorriso e prendendo queste provocazioni di petto: "Mi sento fortunato ad aver avuto l'opportunità di vincere dei trofei, di giocare in grandi club e penso che il Milan meriti di competere ad altissimi livelli, di lottare per lo Scudetto e di fare una grande Champions League e di giocare la Coppa Italia che piace molto ai tifosi. Ho parlato con Tomori qualche settimana fa e mi ha detto: 'ti aspettiamo per aiutarci a vincere lo Scudetto'. Non voglio mettere troppa pressione, ma ovviamente giocheremo per il primo posto in classifica". Queste le sue prime parole da giocatore del Milan ai canali ufficiali del club, aggiungendo poi: "Ho giocato contro ibrahimovic qualche volta: a 40 anni gioca ancora, è un professionista eccezionale. Non puoi giocare a quell'età a questi livelli, senza quell'impegno per la tua squadra, quella determinazione. Io cerco di fare lo stesso per poter continuare a giocare fino a che il mio corpo me lo permetterà. Spero di essere esempio per i giovani. Non vedo l'ora di giocare e di allenarci insieme. Spero che ci divertiremo". 

L'esordio a San Siro è da sogno con la sua doppietta al Cagliari, ma presto iniziano vari problemi che condizionano la sua prima parte di stagione: covid, problemi alla schiena e alla caviglia. Giroud non riesce ad ingranare, frenato, come ammesso da lui stesso, da questi fastidi che ne limitano il rendimento in campo. Dopo la sosta invernale però, gira tutto: la condizione fisica, che torna ad essere al top, un po' di fortuna, che non guasta mai, ma soprattutto si gira Giroud, decidendo il campionato. I gol del francese, come scritto in tempi non sospetti, non vanno contati ma pesati. E il numero che appare su questa fantomatica bilancia è alto, altissimo. A segno contro la Roma a San Siro, contro la Lazio in Coppa Italia e in Serie A, contro il Napoli al Maradona e soprattutto contro l'Inter, nel derby che ha dato uno scossone al campionato. Dal tormentone "Milan beffato" in estate a quello di Giroud che si è girato in inverno, con buona pace di de Vrij e Handanovic: il gol che ha deciso questa stagione di Serie A, sebbene sia arrivato in una fase ancora centrale del campionato, è una rete da campione. Campione che Giroud è da anni, nonostante venga sottovalutato da molti: lui invece ha dimostrato ancora una volta il suo valore, con la 9 del Milan sulle spalle, facendo impazzire di gioia i tifosi rossoneri con il diciannovesimo scudetto arrivato a distanza di 11 anni dall'ultimo.