Dal Napoli al Napoli, un anno dopo. Rebic rivede la titolarità, il Milan il suo "ammazzagrandi"

Dal Napoli al Napoli, un anno dopo. Rebic rivede la titolarità, il Milan il suo "ammazzagrandi"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 18 novembre 2020, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Napoli-Milan arriverà un anno dopo rispetto all'ultimo precedente a San Siro, terminato con il risultato di 1-1 grazie alle reti di Lozano e Bonaventura. Dodici mesi sì, ma una vita fa per entrambi i club: l'undici rossonero era in profonda crisi di risultati, la formazione di Ancelotti stava vivendo un momento difficilissimo sul piano ambientale, tant'è che il tecnico di Reggiolo venne esonerato ad inizio dicembre. Ora Milan e Napoli occupano il primo e il terzo posto in classifica, un altro mondo sotto ogni punto di vista. Quella gara coincise con la prima da titolare per Ante Rebic, schierato come laterale destro in un tridente completato con Piatek e Jack. Il croato partì bene, dando ragione a Pioli per la scelta, ma fu costretto a lasciare il terreno di gioco causa infortunio. Per rivederlo in campo bisognerà aspettare il 2020, una manciata di secondi a Cagliari e poi lo storico ingresso in Milan-Udinese.

RITORNO IN VISTA - Domenica sera, al San Paolo, Rebic potrebbe tornare titolare dopo quasi due mesi. L'ultima dall'inizio per il classe '93 risale infatti allo scorso 27 settembre, quando l'ex Eintracht guidò l'attacco rossonero a Crotone. Dopo un'ora di gioco la brutta caduta che gli ha causato la lussazione al gomito, costringendolo ad una lunga assenza forzata. Ante è già tornato in campo, ad Udine, in Europa e col Verona, ma ancora si attende il ritorno dal primo minuto. Proprio contro il Napoli, previo ballottaggio con Leao, l'ultimo capocannoniere milanista potrebbe rivedere nuovamente il suo nome nella distinta ufficiale.

IL CATTIVO - Il Milan è riuscito a guadagnare la testa della classifica e a qualificarsi in Europa League senza il suo marcatore più prolifico. Un'impresa non banale, agevolata ovviamente dal momento d'oro di Zlatan Ibrahimovic. Tuttavia, per poter continuare a macinare risultati e superare avversari di alto livello, la presenza del croato è fondamentale. Leao fin qui si è ben comportato, soprattutto in termini di assist, ma è chiaro che il portoghese debba ancora compiere quel salto (soprattutto in termini di cattiveria) per diventare un bomber famelico al pari dell'ultimo Rebic. Per provare a vincere il tabù del San Paolo (il Milan non vince a Napoli da oltre dieci anni) servirà trasformare in oro ogni opportunità, un mestiere che Ante ha svolto egregiamente nel suo 2020 da "ammazzagrandi".