Dal tentativo per Ronaldo al timer in allenamento, storie e curiosità su Rangnick

Dal tentativo per Ronaldo al timer in allenamento, storie e curiosità su RangnickMilanNews.it
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sabato 20 giugno 2020, 14:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Ralf Rangnick è il primissimo candidato a sostituire Stefano Pioli la prossima stagione sulla panchina del Milan. Si è detto e scritto tanto sul manager tedesco, ma ci sono alcuni aneddoti poco noti al grande pubblico. Ecco alcuni raccolti da MilanNews.it

- Il VfB Stuttgart voleva comprare Ronaldo nel 1994. Ralf Rangnick, all'epoca coordinatore giovanile, incontrò la futura superstar a Rio de Janeiro e gli regalò persino una maglia del VfB. Come confermato da Ronaldo in una intervista: "Lo Stoccarda è stata la prima società in quel periodo che si è interessata a me". Il trasferimento non si concretizzò a causa della richiesta troppo alto del suo club dell’epoca, il Cruzeiro Belo Horizonte voleva circa cinque milioni di dollari.



- Per Rangnick parlare la lingua dove si vive è importantissimo per integrarsi al meglio. Per questo motivo a Leipzig ordinava a tutti quelli che non parlavano il tedesco un corso di lingua. Chi non frequentava il corso veniva messo fuori rosa.

- Rangnick buttò fuori rosa Nordi Mukiele e Jean-Kevin Augustin perché arrivarono in ritardo nello spogliatoio prima di una partita di Europa League contro il Salzburg. I due arrivarono in ritardo perché erano impegnati al cellulare, e dunque avevano infranto sia la regola del ritardo che dell’uso dei telefonini a partire dal momento che si entra allo stadio. Rangnick un paio di giorni dopo fu intervistato sull’episodio: "Ci sono alcune regole che devono essere seguite. Per noi, il caso si chiude qui. Sono sicuro che i due giovani giocatori hanno capito il motivo della mia scelta. Questo può sembrare duro, ma non sanno quanto il loro comportamento ha fatto male alla squadra". Oltre alle sanzioni, c'è stata anche una reazione all'interno della squadra.

- Rangnick in allenamento utilizza due macchinette con dei countdown. Un orologio che ha un countdown di otto secondi, questo è il tempo che hanno i giocatori per recuperare la palla quando l'hanno persa. L'altro orologio ha un countdown di 10 secondi, questo è il tempo che hanno i giocatori per concludere l'azione con un tiro dopo aver recuperato palla. Ha spiegato che con questi allenamenti già dopo un paio di settimane si sono visti cambiamenti nelle partite, perché i giocatori sono abituati al conto alla rovescia snervante negli allenamenti.