Domani il Milan non deve scrivere la storia: il derby è un incubo da due anni
Correva il 3 settembre 2022, il Milan trascinato dai gol di Rafa Leao e Olivier Giroud ma anche dalle parate di Mike Maignan, con lo scudetto cucito sul petto, batteva l'Inter 3-2. Questo, come tutti i tifosi rossoneri hanno imparato a ricordare, è stato l'ultimo derby vinto dai rossoneri tra campionato, Supercoppa e Champions League. E non è tutto: nei successivi incontri non è neanche mai arrivato un pareggio, solo sconfitte spesso anche brucianti o addirittura umilianti.
Non si deve scrivere la storia
Da quel pomeriggio di settembre in poi, il derby è diventato un incubo per i rossoneri. Da quel momento sono arrivate sei sconfitte consecutive. La prima un 3-0 netto in Supercoppa Italiana, quindi una vittoria di misura in campionato. A fine stagione 22/23 è arrivato lo smacco della semifinale di Champions e nella passata annata altre due sconfitte umilianti: 5-1 all'andata e 2-1 nello scorso aprile in una gara che consegnò la seconda stella all'Inter. Insomma, ogni volta si pensa di avere toccato il fondo e invece la volta successiva i rossoneri sprofondano sempre di più. A questo giro il Milan rischia di scrivere la storia in negativo: con una sconfitta, infatti, sarebbe 7 sconfitte consecutive che rappresenterebbero un record nella stracittadina milanese e un'ulteriore onta.
Orgoglio
Solo questa statistica dovrebbe bastare per motivare i giocatori del Milan, specialmente chi tutti questi derby li ha persi e chi tutte queste recenti umiliazioni le ha subite. Non bisogna però scendere in campo con la pancia ma con la testa e come una squadra. Questo è quello che chiede l'ambiente che, in queste prime quattro giornate più partita di Champions, non ha visto nè unità nè organizzazione, sotto ogni punto di vista. E forse potrà aiutare anche un giocatore come Alvaro Morata che di esperienza nei derby (in Italia, Spagna e Inghilterra) ne ha tanta così dal momento che spesso si è ritrovato a sfidare l'Inter in gare importanti, sia con la maglia della Juventus che con quella dell'Atletico Madrid. Un centravanti del suo carisma - sia che partirà titolare che dalla panchina - deve guidare la squadra sulla retta via, una strada che deve aiutare il Milan a risvegliarsi dai brutti incubi: quello dei derby e quello di questo inizio stagione.
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