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Borghi: "Ceballos? C’è già Paquetà. Diaz ha il fuoco, Hernandez ha qualità e un carattere forte"

ESCLUSIVA MN - Borghi: "Ceballos? C’è già Paquetà. Diaz ha il fuoco, Hernandez ha qualità e un carattere forte"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 4 luglio 2019, 16:30Primo Piano
di Salvatore Trovato

Theo Hernandez ma non solo: l’asse Milano-Madrid sembra essere caldissimo. E dal Real, dopo l’esterno francese, potrebbero arrivare altri rinforzi. Ne abbiamo parlato con il noto giornalista Stefano Borghi, col quale ci siamo soffermati su tre giocatori in orbita Milan: Hernandez (già rossonero), Dani Ceballos e Mariano Diaz.

Cosa ne pensi di Theo Hernandez? È un buon colpo?

"È un ragazzo con delle qualità assolute, soprattutto sul piano fisico ma anche a livello tecnico. Le ha mostrate nel prestito all’Alaves. Poi al Real ha infilato due stagioni un filino di calo, la prima a Madrid e l’anno scorso al Real Sociedad, dove ha fatto un po’ meglio. Ma non è ancora tornato sui livelli che lo avevano reso una grandissima promessa. Penso che, vista l’età, abbia ancora tutti i margini per tornare a essere un giocatore importante. Deve crescere e diventare un calciatore più collettivo e meno individuale, soprattutto in un campionato tattico come quello italiano. Penso che ci siano le prospettive affinché possa essere un colpo soddisfacente".

Qualcuno ha sollevato dei dubbi per via di certi suoi comportamenti fuori dal campo...

"È sicuramente un tipo con un carattere forte. Sia lui che suo fratello hanno avuto delle vicissitudini extra-campo. C’è anche una storia familiare particolare. Ma parliamo di ragazzi giovani e di club che, nel momento in cui vanno a investire su queste figure, sono assolutamente preparati per poterli gestire. Poi è un click mentale che deve fare lui, ma credo che si renda conto di avere un’opportunità importante".

20 milioni è una giusta valutazione?

"Parlare di cifre, nel mercato di oggi, è sempre un po’ lezioso. Le cifre le fa il mercato. Vediamo dei trasferimenti con delle somme di denaro veramente incredibili fino a qualche anno fa. Dipende da tante cose. Credo che il Milan, in questo momento, sia un club che sta guardando molto alla gestione finanziaria, anche perché c’è stata l’esclusione dalle coppe europee. Non penso che si vadano a sprecare dei soldi: evidentemente è stata fatta una valutazione che porta a pensare che questo sia un investimento congruo".

Dani Ceballos può essere l’uomo giusto? E soprattutto, il Milan può permettersi un colpo da 40-50 milioni?

"Questo è da valutare sulla gestione economica e del bilancio. Se può essere il giocatore giusto, sicuramente sì. È un calciatore importante e lo ha dimostrato nell’ultimo Europeo Under 21. A Madrid non trova spazio, non ha mai avuto feeling con Zidane. È sul mercato, non so se poi sarà effettivamente un nuovo acquisto del Milan. Credo che possa inserirsi bene nel calcio di Giampaolo, però credo anche che il Milan, nel ruolo di trequartista, abbia Paquetà, un giocatore assolutamente sul quale puntare. Vediamo cosa succederà nelle dinamiche del mercato".

Quindi può giocare solo da trequartista?

"Può fare anche la mezzala in un 4-3-3 o in un 4-3-1-2. Ceballos è un centrocampista totale, uno che vive in funzione del pallone, e la squadra deve girare attorno a lui indipendentemente dal suo posizionamento di partenza. Nell’Europeo Under 21 giocava da trequartista o addirittura da seconda punta in fase di non possesso. Se penso a un Milan con due punte, un trequartista e anche Ceballos... poi bisogna costruire un grande equilibrio attorno. Giocare con tanti uomini di qualità è bello, però poi bisogna trovare un equilibrio".

Negli ultimi giorni ai rossoneri è stato accostato anche Mariano Diaz. Può essere una buona soluzione per l’attacco?

"È un attaccante che ha del fuoco. L’anno scorso mi aspettavo facesse di più al Real Madrid. Ha avuto diversi problemi fisici, non ha fatto una grande stagione. Però è un centravanti elettrico, è uno che si integra bene con un’altra punta. Potrebbe trovare feeling con Piatek. È ancora giovane, anche se non un bambino, per cui è già svezzato. Nel Lione ha fatto più di 20 gol fra tutte le competizioni. La maglia del Real Madrid gli ha pesato tanto addosso, ma è un buon attaccante. A me piacciono i giocatori che hanno elettricità, personalità, velocità e senso del gol. Mi sembra che sia un bel profilo".

Non è un po' rischioso puntare sugli "esuberi" di un altro club?

"Il Real Madrid ha vinto quattro delle ultime sei Champions League, ci può stare che un giocatore non trovi spazio nel Real e poi diventi una risorsa primaria per club che, al momento, hanno una dimensione diversa. Parlando del Milan pensiamo a una delle società più importanti della storia del calcio, però oggi è una squadra che non fa le coppe europee e che l’anno scorso è arrivata al quinto posto in Serie A. Parliamo di dimensioni diverse. Penso che in questi super top club ci siano delle rose talmente lunghe e qualitative che quelli che vengono definiti esuberi possono invece essere giocatori molto importanti in altre squadre".

Fra i tre profili che abbiamo analizzato, qual è quello più "pronto"? Dani Ceballos?

"Sì, mi sembra quello con le caratteristiche già più rivelate. Però sono tre giocatori che hanno già mostrato quali sono le loro qualità".