Dini: “Redbird darà continuità alla politica di Elliott. Scudetto? Capolavoro di Pioli”
Il noto agente di mercato Giulio Dini ha parlato ai microfoni di MilanNews.it dell’attualità rossonera focalizzandosi sul passaggio di proprietà del club e dell’imminente inizio del mercato estivo
Dini, con l’avvento di Redbird si aspetta una linea di discontinuità con la politica di Elliott?
“Tutt’altro. Secondo me le caratteristiche rimarranno le stesse, si cercherà di dare continuità con quanto fatto fino ad ora. Tra l’altro rimanendo questo tipo di dirigenza, in particolare due professionisti esemplari e misurati come Paolo Maldini e Ricky Massara, non mi aspetto cose diverse”.
Sul mercato ci saranno novità?
“Probabilmente una crescita esponenziale delle spese ma non smisurata. Penso che la sostenibilità resti sempre la base da cui partire”.
Se dovesse scatenarsi un’asta per Leao il Milan sarebbe pronto a trattenerlo?
“Non è nella logica di un top club, per quanto possa essere difficile da credere, escludere in partenza una cessione eccellente. Questa, di fatto, è stata la prima stagione nella quale Leao si è imposta ai massimi livelli. Avrebbe bisogno di una conferma per capire realmente il calciatore che abbiamo davanti. Dico lo stesso anche di Vlahovic, un anno è troppo poco per considerarsi campioni. Certo, i numeri ci sono tutti”.
Società, squadra, allenatore. Quale componente ha inciso di più in ottica Scudetto?
“Pioli ha fatto letteralmente un capolavoro. Conosco Stefano, ha sempre prodotto grandi risultati trasferendo la sua mentalità, il suo equilibrio e favorendo una crescita costante. Tutte queste cose, tuttavia, senza una società solida alle spalle che garantisca un certo tipo di struttura non si possono ottenere”.
Divock Origi è l’uomo giusto da cui ripartire per il calciomercato?
“E’ un calciatore funzionale. Con questo non voglio togliergli qualità ma è la dimostrazione che, lavorando in questo modo, il Milan ha ottenuto i risultati che ha ottenuto”.
Come si sostituisce un giocatore come Kessiè?
“Per caratteristiche è difficilissimo. Ci sono due strade. O un investimento pesante o puntare sulla crescita di qualche elemento all’interno”.
Pobega, in questo senso, sarebbe quello giusto?
“Potrebbe crescere molto. Ha grande prospettiva, la qualità che serve a centrocampo e una discreta personalità. Può essere la soluzione giusta”.
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