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Donati: "Il Milan ha fame di successo, può arrivare in fondo all'Europa League. Sul Celtic vi dico..."

ESCLUSIVA MN - Donati: "Il Milan ha fame di successo, può arrivare in fondo all'Europa League. Sul Celtic vi dico..."MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
mercoledì 2 dicembre 2020, 19:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo

In occasione della gara tra Milan e Celtic in programma domani sera a San Siro, la redazione di Milannews.it ha contattato un doppio ex di entrambe le formazioni: l'ex centrocampista Massimo Donati. In rossonero per la sola stagione 2001-02, il nativo di San Vito Al Tagliamento ha giocato 28 partite nel Milan mentre tra le fila degli scozzessi ha registrato 47 presenze in due annate e mezzo. Queste le domande e le risposte:

Ha potuto osservare il Milan molte volte quest’anno. Se dovesse dire il fattore che l’ha sorpresa di più nella crescita dei rossoneri, quale citerebbe?

"Citerei l'entusiasmo e consapevolezza con cui giocano le partite. Si vede che si divertono e hanno fame di successo. Questo è molto importante per una squadra giovane come quella rossonera"

Il Celtic non sta affrontando un momento positivo. Quali sono le insidie e i punti deboli della formazione scozzese?

"Tra i punti di forza hanno qualche individualità importante e talentuosa ma quest'anno hanno più di un problema. Sicuramente uno di questi e quello di soffrire una pressione enorme per il 10inarow, ovvero la lotta al decimo titolo consecutivo scozzese. Non stanno affrontando un bel momento"

A quali giocatori del Celtic il Milan dovrà fare attenzione in maniera particolare e perché? 

"Hanno una buona rosa. Tra le individualità citerei il talentuoso attaccante Edouard, il roccioso centrocampista McGregor, e il giovane trequartista Christie. Sono quelli con più qualità. I difensori del Milan dovranno specialmente stare attenti all'attaccante Edouard"

Domani i rossoneri attueranno un ampio turnover. Quali gregari della rosa rossonera l’hanno maggiormente stupita? 

"Il Milan è una squadra che funziona quindi qualunque giocatore mettono in campo, sono in grado di fare la differenza. Tra i giocatori assenti da un po' mi piacerebbe vedere in campo presto Conti perché lo reputo un ottimo giocatore"

Da esterno, i meriti di Pioli nella crescita rossonera sono più umani o tecnico-tattici? 

"Sicuramente entrambi . È stato aiutato molto l'anno scorso dall' arrivo di Ibra che ha fatto una parte enorme in entrambe le cose. Comunque uno dei compiti più importanti dell'allenatore è quello di tirar fuori il massimo dai suoi giocatori e lui ci sta riuscendo alla grande"

L’Europa League è una competizione insidiosa. Alla luce delle avversarie e delle squadre che scenderanno dalla Champions League, il Milan ha le qualità per arrivare fino in fondo? 

"È presto per dirlo ma può essere veramente una concorrente che farà di tutto per arrivare fino alla fine. Ha le qualità e l'unità caretteriale per crederci e per raggiungere traguardi importanti"

Al Milan ha avuto come compagno Paolo Maldini, ora direttore sportivo rossonero. Si aspettava che avesse le qualità per un percorso del genere? 

"Direi di si. Paolo è una persona intelligente, un uomo carismatico e che ha mangiato pane e calcio per una vita. È normale che chi come lui ha vissuto a livelli altissimi per tantissimi anni sa tante dinamiche anche se non è più in campo."

Quali sono gli insegnamenti più belli che ha appreso da due scuole di calcio e di vita come quelle del Celtic e del Milan?

"Al Milan ero in un contesto grandissimo e c'è un organizzazione fuori dal normale. Veramente qualcosa di pazzesco. Tutto questo all'interno di una grande famiglia in cui anche un cuoco o un centralinista era importante. Al Celtic è stato qualcosa di magico, dalle notti europee al Celtic park, alla maglietta stupenda, fino alle centinaia di migliaia di tifosi in giro per il mondo. La storia del Celtic è magia e la spontaneità e felicità con cui si vive il calcio li (a parte ultima settimana, ahimè) è una cosa che avrò sempre dentro."