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Raimondi: "Giampaolo più convinto, si fida dei suoi. Piatek? Vuole trasformarlo..."

ESCLUSIVA MN - Raimondi: "Giampaolo più convinto, si fida dei suoi. Piatek? Vuole trasformarlo..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 14 settembre 2019, 17:00Primo Piano
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Thomas Rolfi

Claudio Raimondi, giornalista di Sportmediaset, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per parlare dei temi inerenti alla conferenza di Marco Giampaolo, alla vigilia della sfida del Bentegodi contro il Verona.

Che impressione le ha fatto il tecnico rossonero in conferenza stampa?

"E' sembrato più convinto e più combattente. Lo abbiamo visto più teorico, più filosofico. Ha sempre invocato finora il tempo, lo ha citato ancora una volta ma si è sbilanciato. E' fiducioso, vede i giocatori tutti i giorni, quindi bisogna credere al tecnico. Credo ci siano dei processi sugli automatismi. Il fatto che lui vada avanti per 10/11 sulla stessa squadra vuol dire che si fida di questa squadra. Piano piano integrerà tutti i nuovi ma non è questo il momento".

E Piatek? Cos'ha in mente Giampaolo?

"Sta cercando di trasformare Piatek. Lui è bravissimo in queste missioni: ha reso Torreira un grandissimo giocatore, ha reso ancora più forte Skriniar... Lo ha visto fare altre cose in allenamento oltre alla semplice profondità. Vuole vedere se questo patrimonio inespresso di Piatek può emergere. Quindi domani si attende moltissimo, non solo il gol, per capire se Piatek, oltre ad un cinico finalizzatore, può essere in grado di valorizzare il gioco che chiede a tutta la squadra. Anche Quagliarella era una prima punta alla Samp, ma faceva tutto, spaziava su più fronti. Lui chiede un'evoluzione in questo senso, non solo un velociraptor d'area ma un bomber completo".

Quando vedremo i nuovi dall'inizio?

"Con grande calma, forse potremo vedere Rebic titolare già nel derby, ma è un giocatore che sa come giocare, ha una grande libertà per le sue caratteristiche. Credo dipenda dal grado di disciplina tattica di ciascuno di loro. Duarte arriva da una realtà come il Brasile, Leao arriva dal Lille ed è molto giovane. Ha fatto riferimenti anche su Theo Hernandez. Questi devono migliorare tatticamente, servono diverse settimane di lavoro se non addirittura un mese. Credo che il più pronto sia Rebic, ci vuole pazienza e con Giampaolo non si può saltare questo step".

A Giampaolo sono brillati gli occhi quando ha parlato di Theo Hernandez...

"Lo entusiasma molto fisicamente, è dirompente. A Verona se ci sarà una possibilità potrebbe fare uno spezzone, magari quando i ritmi caleranno. Me lo aspetto abbastanza pronto. Può essere l'arma in più nel derby, anche se è rischiosa, dato che come ha detto Giampaolo tende ad andare e a lasciare scoperta la difesa, ma sono quei rischi che si possono rivelare carte vincenti in partite molto tattiche".

La partita col Verona può essere importante anche in ottica derby?

"Non mi esalterei più di tanto, il Verona sta facendo bene ma il Milan ha l'obbligo di batterlo. Anche arrivasse una vittoria rotonda l'euforia andrebbe misurata in vista del derby. Gli eccessi di entusiasmo rischierebbero di far male all'ambiente".