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Soncin: "Sogno l'esordio col Milan. Donnarumma? Un animale. Vi racconto il mio infortunio..."

ESCLUSIVA MN - Soncin: "Sogno l'esordio col Milan. Donnarumma? Un animale. Vi racconto il mio infortunio..."MilanNews.it
giovedì 7 maggio 2020, 14:00ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

Il Milan Primavera di Federico Giunti, promosso con quattro giornate d'aniticipo in Primavera 1, è stata una delle note positive di questa stagione. A microfoni di MilanNews.it è intervenuto Matteo Soncin. Il portiere rossonero, convocato anche in prima squadra in qualche occasione, si è raccontato, parlandoci della sua passione per il calcio, della vittoria del campionato Under 16 e di Primavera 2, di Gigio Donnarumma e del suo sogno nel cassetto.

Ciao Matteo! Innanzitutto, come stai?

In questo periodo bene. Sono a casa e guardo film, serie tv e mi alleno. La mia preferita è la Casa di Carta”.

Com’è nata la tua passione per il calcio?

"È nata fin da piccolo con mio papà, con cui giravo per i campi del paese. Poi ho iniziato ad andare in campo con i più grandi e alla fine non ho mai smesso di giocare”.

Sei sempre stato portiere o hai fatto qualche altro ruolo?

Io ho iniziato come centrocampista, in fascia destra. Poi non mi piaceva correre dato che ero lento e siccome una volta mancava il portiere, mi sono proposto e da lì non mi sono più spostato”.

Chi è il tuo idolo?

Il mio idolo, fin da piccolo, è stato Buffon. Poi essendo qua al Milan, prendo spunto e cerco di migliorarmi guardando Gigio”.

Che impressione ti ha fatto Donnarumma in tutte le volte che ti sei allenato con lui?

Gigio in campo e in allenamento è impressionante, è una cosa fuori dal normale. Mi dà comunque dei consigli sia in campo che fuori e con lui siamo sempre in buon rapporto.”

Che rapporto hai con lui? Ti dà consigli?

Quando magari faccio degli esercizi con la squadra e lui è lì con me, mi dà tanti consigli su cosa sbaglio e mi dice anche quando faccio bene".

Che significato ha per te indossare la maglia del Milan?

Indossare la maglia del Milan è un onore, poi è una grande responsabilità perché è una maglia pesante e mi reputo fortunato ad indossarla”.

 Col Milan hai vinto anche un campionato U16, che ricordi hai di quella stagione?

"È stato un anno difficile all’inizio perché ho avuto due interventi al ginocchio, poi grazie anche a mister Lupi che credeva in noi, siamo arrivati quinti nel girone e poi abbiamo eliminato le squadre più forti. In finale poi abbiamo fatto cinque gol con la Roma ed è stato il coronamento di un grande anno”.

Com’è stato il periodo dell’infortunio?

All’inizio è stata dura perché sono dovuto stare fermo due mesi, poi ho fatto riabilitazione e sono entrato in campo cercando sempre di migliorare. Alla fine poi ho avuto una ricaduta restando fuori un mesetto e poi mi sono ripreso”.

Avete stradominato il campionato di Primavera 2, qual è stata la tua migliore partita della stagione?

La mia miglior partita in campionato è stata contro il Verona, in casa, quando abbiamo vinto 5-0. In quella partita ci metto anche la mia miglior parata nel primo tempo su un tiro al volo sul primo palo”.

E quale la miglior partita di squadra?

Secondo me è stata Milan-Torino di Coppa Italia, quando abbiamo passato il turno degli ottavi. Campo difficile, però abbiamo avuto molto carattere e l’abbiamo portata a casa”.

Che rapporto hai con mister Giunti?

Col mister ho un bel rapporto, ci confrontiamo spesso e ci diciamo le cose in faccia e come stanno. Io, ma anche tutta la squadra, ci troviamo bene con lui e infatti, alla fine, i risultati sono arrivati”.

E con i compagni? Con chi vai più d’accordo?

Mi trovo bene con tutti, ma in particolare Mionic, Maldini e Tonin. Anche quando siamo fuori siamo sempre insieme. Poi ci sono anche gli altri del convitto con cui mi trovo molto bene”

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Un pregio è la determinazione e la voglia di vincere ogni partita. Di difetti invece ne ho tanti ma provo a migliorarli in ogni allenamento e in ogni partita”.

Durante la stagione ho notato che rischi sempre la giocata con piedi per cercare di risolvere le situazioni in difesa.

Con i piedi me la cavo abbastanza e anche quello è un mio punto di forza. Ogni tanto però tendo a rischiare un po’ troppo con gli attaccanti. Il mister all’inizio prende paura quando faccio ste cose, ma finchè vanno bene non mi dice niente. Mi ricordo con la Cremonese in cui ho provato un dribbling e ho sbagliato, subendo gol. Non sto a dirti quante me ne sono arrivate dietro".

Per chiudere: qual è il tuo songo nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è esordire in Serie A con il Milan e fare grandi risultati con questa maglia. Sarà difficile, però ci provo”.