FOCUS ON - Alessio Romagnoli, tra passato presente e futuro

FOCUS ON - Alessio Romagnoli, tra passato presente e futuro MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 22 giugno 2020, 12:00Primo Piano
di Redazione MilanNews
fonte di Marco Ramiccia - marco_ramiccia

Alessio Romagnoli si avvia a concludere la sua quinta stagione con la maglia del Milan, squadra della quale è diventato in poco tempo punto fermo e capitano e con la quale si è conquistato meritatamente anche un posto in Nazionale.

Le negoziazioni con il “team Raiola” per il rinnovo del contratto in scadenza 2022 continuano, la volontà di tutte le parti in causa è infatti quella di proseguire insieme malgrado gli interessi passati e recenti delle big italiane ed europee, e la grande prestazione contro la Juventus di CR7 e compagni nella semifinale di Coppa Italia, non ha fatto che cementare la voglia da parte del Milan di tenersi stretto il proprio capitano. Fascia da capitano che lo ha reso spesso e volentieri motivo di discussione tra media e tifosi, che non lo reputano infatti giocatore dalla personalità e dalla leadership cosi spiccata da trascinare una squadra storica come quella rossonera, polemiche che però non rendono giustizia a quello che il giovane centrale italiano fa vedere nel rettangolo di gioco.

Alessio Romagnoli è un giocatore importante per il Milan e ,come detto, sarà il punto fermo della retroguardia del futuro, il 25enne di Anzio non ha probabilmente ancora toccato l’apice della sua carriera ma a San Siro ha fatto già vedere tutte le sue ottime qualità malgrado le oggettive difficoltà ,che qualunque marcatore al mondo incontrerebbe, nel difendere nel Milan attuale ed in generale, in quello degli ultimi anni: i centrali rossoneri si trovano infatti costantemente sotto pressione avversaria, spesso e volentieri difendono in inferiorità numerica con un centrocampo che fa poco filtro e non assorbe gli inserimenti da dietro, è umanamente impossibile che in un contesto del genere non ci scappi l’errore, è successo e succede ai migliori, basti ricordare le tante prestazione a dir poco “sottotono” dell’ex Leonardo Bonucci, arrivato a Milano come il top player della difesa.

Contesto nel quale pero proprio Romagnoli risulta per la stragrande maggioranza delle partite il migliore del pacchetto arretrato, e non è un caso che sia stato lui a capitanare la terza miglior difesa del campionato nella scorsa stagione e che in quella attuale risulti in buona parte delle occasioni l’unico baluardo in zona centrale.

L’annata in corso infatti non è stata certo delle migliori, ed è una di quelle annate in cui se tutto può andare storto ci va ed anche di più, basti citare due emblematici episodi’che lo hanno visto suo malgrado protagonista: l’incredibile incornata di De vrij nel derby di ritorno, che si tuffa ed indirizza di testa sotto al sette ad un metro dal terreno rendendo vano un possibile intervento del capitano e ne pregiudica una gara praticamente perfetta su Sanchez e soprattutto Lukaku (che lo aveva fatto penare nel derby d’andata), ed il grandissimo intervento su Cutrone nella gara di ritorno a Firenze,  trasformato addirittura dagli arbitri in calcio di rigore a favore della viola, episodio che farà esplodere nel post partita anche il sempre silenzioso Polo Maldini.

CARATTERISTICHE TECNICHE-

Romagnoli è un calciatore principalmente molto bravo a “giocare con la testa”: parliamo infatti di un difensore molto abile a livello tattico e nel posizionamento difensivo, è quasi sempre al posto giusto nel momento giusto quando viene scodellata la palla nel mezzo (difatti è spesso in cima alle classifiche per palloni respinti) o quando la squadra avversaria in transizione si avvicina all’area di rigore.

Bravissimo nel tempismo dei tackle scivolati, è abilissimo “nell’arte del temporeggiare”, difficilmente entra dritto per dritto sull’uomo, cerca sempre di aspettare il momento giusto per intervenire, non è un caso che,grazie a questa sua qualità e ad un’ordinata fase difensiva, nella scorsa stagione abbia condiviso con il fenomenale Virgil Van Dijk un primato molto particolare: secondo dati ufficiali “opta” è risultato infatti per 3/4 della stagione l’unico centrale in Europa assieme all’olandese a non aver subito dribbling dagli avversari.

Questo suo atteggiamento “attendista”, alla ricerca dell’intervento giusto e sulla sfera, ha però suscitato anche qualche polemica da grandi del passato che lo hanno definito spesso troppo pulito e poco “cattivo/ruvido” sull’avversario, ma Alessio non è quel tipo di centrale, non è quel marcatore grintoso che esce alla ricerca dell’anticipo rischiando anche il fallo, sarebbe semmai uno con quelle caratteristiche il suo ideale compagno di reparto.

Può concedere qualcosa sul piano della velocità, motivo per il quale cerca di leggere sempre al meglio le situazioni al fine di “non doverla mettere sul piano atletico”e difendere bene ed efficacemente anche in campo aperto, questo lavoro si è notato ad esempio all’inizio della gestione pioli in cui il Milan si schierava con una difesa a “tre e mezzo” per permettere a Theo di sfruttare le sue qualità in zona avanzata, questo ha implicitamente costretto Romagnoli a decentrarsi e diventare vero e proprio marcatore di una linea a tre difendendo in campo aperto e facendo il guardia fascia di theo:

Da notare l’ottima prestazione di Roma dove si è trovato ad andare a prendere alto e difendere in campo aperto contro un giocatore fisicamente ed atleticamente dotato come Zaniolo ma allo stesso tempo fare anche da muro in mezzo contro gli avanti giallorossi, oppure la prima a San siro di pioli contro il Lecce ,dove sull’out andava a contrastare e vincere duelli personali contro lo sgusciante ed interessantissimo Falco, l’allora miglior “dribblomane” della serie A ,senza dimenticare la grandissima prestazione di Genoa nell’ultima di Giampaolo, gara in cui si è ritrovato a dover tener testa nell’1vs 1 ed in ampi spazi, ad un giocatore veloce ed esplosivo come Kouame, non concedendogli nemmeno le briciole.

In questo contesto difensivo si puo ricordare però anche il “misunderstanding” con Leo Duarte in Milan-Lazio per il gol di Correa, dopo una partita impeccabile dello stesso Alessio, che è costato il 1-2 finale. Segno che qui puo certamente migliorare, e un’ottimale organizzazione difensiva può aiutarlo a fare lo step finale della sua carriera. Abile infine nel colpo di testa, fondamentale in cui sfrutta tutta la sua altezza ( 1,88cm) e fisicità, è anche un calciatore molto bravo ed elegante palla al piede, nascendo da centrocampista centrale nelle giovanili della Roma è infatti abituato a gestire e distribuire il pallone con tranquillità.

COMPAGNO DI REPARTO IDEALE- Considerando quindi capitan Romagnoli come punto fermo al centro della retroguardia, giocatore ,come descritto in alto, per caratteristiche molto bravo a livello tattico ed abile nel posizionamento difensivo, al Milan farebbe comodissimo poter schierare al suo fianco un centrale dinamico ed atleticamente dotato, che sappia spezzare la linea andando a cercare l'anticipo sull'uomo ma soprattutto che sappia coprire sul lungo andando ad assorbire con prontezza i potenziali inserimenti alle spalle da parte degli avversari.

Questo è l’identikit che gli operatori di mercato rossoneri dovranno per forza di cose andare a ricercare, ed a maggior ragione le caratteristiche dovranno essere similari a quanto scritto se il nuovo Mister sarà come probabile,Ralf Rangnick, che fa come cardine della sua filosofia di gioco il pressing offensivo costante, il che determina che la sua squadra debba giocare molto alta e di conseguenza debba coprire molto campo alle sue spalle.