Fonseca, visto che Reijnders? Le licenze offensive che ha con l'Olanda tracciano la strada
Nella serata di sabato l'Olanda ha offerto un bello spettacolo offensivo nella sfida giocata ad Eindhoven contro la Bosnia Erzegovina, in occasione della prima giornata della nuova Nations League. Gli Orange, che negli ultimi Europei in Germania hanno raggiunto le semifinali, hanno vinto per 5-2 contro la squadra balcanica. Grande protagonista del match il milanista Tijjani Reijnders che ha segnato un gol, fornito un assist a Gakpo e ha preso una traversa decisamente clamorosa. Il CT Koeman ovviamente è rimasto piacevolmente colpito dalla prestazione dell'ex AZ: "Tijjani è un centrocampista super completo, ha anche una bella accelerazione”.
Tijji ha giocato in una posizione decisamente meno bloccata rispetto a quella che Fonseca gli ha cucito addosso: al Milan deve essere il collante con la difesa in avvio di manovra, in nazionale invece ha licenze offensive decisamente più marcate. La zona di competenza è stata sul centrosinistra, dove ha dialogato in modo molto efficace con Gakpo e Zirkzee, che scendeva di qualche metro per creare spazi e dare ritmo alla manovra col palleggio sulla trequarti. Una possibilità data anche dalle caratteristiche dei compagni: nel trio Gravenberch, Reijnders e Schouten è il numero 14 del Milan quello più propenso a calpestare mattonelle offensive, anche più del compagno attualmente al Liverpool.
E infatti i risultati si sono visti: gol con un'incursione palla al piede dopo aver ricevuto sulla trequarti, traversa presa dopo un uno-due con Zirkzee sempre in quel mezzo spazio sul centrosinistra e un assist per Gakpo dopo essersi fatto trovare con un bell'inserimento dal lato destro dell'area: palla in mezzo e tap in facile facile dell'attaccante. Ha chiuso la sfida col 92% di precisione nei passaggi, due passaggi chiave ed una grande occasione creata.
Club e nazionali hanno ovviamente tattiche e dinamiche differenti, ma questa può essere un'indicazione valida anche per Paulo Fonseca, ancora alla ricerca delle migliori posizioni nello schieramento che ha in mente per il suo Milan. Attualmente il portoghese opta per un 4-2-3-1 che in fase di possesso si "appiattisce" in un 4-2-4, con l'obiettivo di creare densità laterale, triangoli e catene. In questo tipo di costruzione è evidente come Reijnders, relegato a zone in cui non riesce ad incidere e con troppi compiti difensivi di cui occuparsi, non venga sfruttato al massimo: una mancanza a cui porre rimedio il prima possibile, visto quanto l'olandese riesce a dire la sua nell'ultimo terzo di campo. Un attacco mobile, veloce, tecnico e talentuoso composto da Leao, Reijnders e Pulisic dietro Morata presto o tardi dovrà essere schierato.
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