Gazzetta - Difesa, distacco, seconde linee: Pioli punta la coppa per cancellare i problemi

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mercoledì 28 febbraio 2024, 10:00Primo Piano
di Francesco Finulli

La stagione del Milan è molto difficile da descrivere. Il motivo è molto semplice: fin qui è stata imprevedibile. Partita sotto i migliori auspici e forse con risultati inattesi come le prime tre vittorie, ha subito la prima battuta d'arresto con i cinque gol nel derby. Poi bene fino alla seconda pausa per le nazionali, raggiunta da capolista, a cui ha fatto seguito un autunno nero con perdita di contatto dall'Inter ed eliminazione dalla Champions League. Ora a Pioli rimangono tre mesi per rendere l'annata positiva.

Problemi

La Gazzetta dello Sport questa mattina evidenzia quelli che sono alcuni problemi di fondo per i rossoneri che hanno innegabilmente condizionato il rendimento della squadra nell'arco di questa stagione. Il primo punto è la distanza dall'Inter. Non si registrava un distacco così dai cugini dal 2007/2008 (18 punti): oggi il divario potrebbe allungarsi da 13 a 16. Eppure c'è da dire che sono i nerazzurri che stanno facendo un campionato a parte, il Milan ha 5 punti in più dell'anno scorso e in linea con la stagione del titolo. Ciò che sfigura è il rendimento difensivo, davvero troppo lacunoso. Sono già 32 i gol subiti in 26 gare, 20 in più dei cugini. Un ruolino da squadra di metà classifica che diventa da squadra in zona retrocessione se si considerano solo le gare fuori casa. Infine un attacco di riserva che non ha mantenuto le aspettative: dietro a Giroud, Leao e Pulisic, il solo Jovic da dicembre sta tenendo il passo. Non pervenuti nè Chukwueze nè Okafor, che comunque qualche guizzo lo ha fatto vedere.

Europa mia

E così, di fronte a uno scenario di questo tipo, che vede il Diavolo tagliato fuori dalla corsa scudetto a metà marzo ed eliminato anche dalla Coppa Italia, l'unica via rimane la cara e vecchia Europa. Sia via campionato, con i rossoneri che si ritrovano a difendere ancora un buon margine di vantaggio su Atalanta e Bologna e vorrebbero attaccare il secondo posto della Juventus; sia via Europa League. Ed è proprio la seconda competizione europea che potrebbe essere discriminante per il futuro del Milan ma soprattutto per quello di Stefano Pioli. Con un'eventuale vittoria del trofeo - mai alzato dal club - il tecnico rossonero potrebbe guadagnarsi la conferma almeno fino alla fine del suo contratto, che scade nel 2025. Chiaro che non sarà facile, vista la concorrenza. Ma al momento l'unico pensiero, in questo senso, deve essere lo Slavia Praga: il resto verrà da sè.