Gazzetta - Milan a terra: il bel gioco non si vede, così come i nuovi acquisti

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lunedì 26 agosto 2019, 08:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Un debutto veramente brutto. Così "La Gazzetta dello Sport", oggi in edicola, descrive il preoccupante tonfo dell'undici rossonero ad Udine. Una squadra che non solo ha raccolto zero punti, ma che non ha mostrato segnali incoraggianti: squadra a bassa intensità, possesso palla senza sbocchi, zero tiri in porta. La formazione milanista non ha recepito alcun precetto "giampaoliano" e questo fa destare un ovvio allarme.

CENTRALIZZAZIONE - Giampaolo ha spostato il gioco del Milan al centro: Suso da ala destra a trequartista, Calhanoglu da esterno sinistro a regista, Borini da attaccante a mezz'ala, Castillejo laterale di corso diventato la spalla di Piatek. Il polacco, come sottolinea la Rosea, si è spento e non può essere un problema tecnico. La squadra non trova più il polacco e lui non sa cosa fare per arrivare al posto giusto nel momento giusto. Eppure nel 4-3-3 di Gattuso, salvo nell'ultimissima parte di stagione, il Pistolero era tutt'altro giocatore.

POSSESSO STERILE - 60%, o quasi, di possesso palla a favore del Milan e zero tiri in porta. L'Udinese, al contrario è stata pragmatica, lasciando che i rossoneri si ingarbugliassero e cogliendo l'attimo giusto. Nella ripresa Tudor ha capito che c'era la possibilità di vincere e ha operato due cambi offensivi, inserendo De Paul e Nestorovski. Giampaolo fin lì aveva utilizzato solo giocatori non provenienti dal mercato: nessuno dei nuovi poteva meritare il posto da titolare? Col Milan in svantaggio sono subentrati Bennacer e Leao, ma ormai la partita era scappata via. E non ci si può attaccare al mani di Samir.