Pagelle - Maignan, paratona decisiva. La difesa è gigante. Theo in seratona

Queste le pagelle di Tottenham-Milan:
Maignan 7: la parata su Kane è più decisiva che difficile, anche se il bomber del Tottenham indirizza il colpo di testa bene, ma non angola più di tanto. Decisivo nella fase di costruzione, sicuro nelle uscite. Fondamentale per la serenità della difesa.
Kalulu 7: si mette in tasca Perisic quando l’ex interista gravita nella sua zona di competenza. Forte e aggressivo su Son, che è costretto a girare alla larga.
Thiaw 7: deve aver studiato la partita dell’andata di Kjaer su Kane e la eleva. Perché il capitano degli Spurs è letteralmente mangiato vivo da Malick, che non gli lascia mai spazio per fare ciò che vuole nella zona caldissima. Mette in porta Leao con un lancio millimetrico, ma Rafa spara in curva.
Tomori 7: si prende cura di Kulusevski quando l’ex Juve entra nei suoi metri quadri di competenza. Bravissimo a leggere in preventiva tante situazioni, anche volanti.
Messias 6: abengazione, corsa e impegno non gli mancano. Ha la chance di calciare bene verso Foster su schema da calcio di punizione, ma il suo tiro è sbilenco. Nel secondo tempo, prima del problema alla coscia destra, vede e serve Brahim Diaz per l’occasione sventata dal portiere del Tottenham. Poi alza bandiera bianca. (dal 55’ Saelemaekers 6: fa il suo sporco lavoro)
Krunic 7: parte così così, poi alza clamorosamente il livello della sua prestazione, prendendo insieme a Tonali il dominio della mediana, lottando e prendendo botte oltre a sradicare palloni sui palloni.
Tonali 7: il rimpianto è per non aver concretizzato una delle due palle gol che gli sono capitate, ma se è con l’ossigeno contato, che continui su questi livelli. Partita e prestazione di alto livello in mezzo al campo in una notte dove serviva più la sciabola del fioretto.
Theo Hernandez 7: è in una di quelle notti in cui, quando parte, lo devi abbattere per fermarlo. E Romero, infatti, si fa espellere perché prova a gambizzarlo con un’entrata criminale. Non lo prendono mai anche quando taglia dentro il campo.
Brahim Diaz 6.5: è l’uomo con più iniziativa e imprevedibilità della squadra. Non lo prendono quasi mai, facendo saltare spesso e volentieri il banco. Foster gli dice di no con una paratissima (dall’80 Bennacer sv)
Leao 6: la sufficienza arriva al termine della qualificazione e perché negli ultimi 20 minuti crea diverse palle gol, anche se lui ne sciupa una clamorosa su lancio di Thiaw. Ma per stare a certi livelli deve ancora crescere e, soprattutto, iniziare a beccare la porta. (dall’89’ Rebic sv).
Giroud 6.5: in via paradossale, Pioli rinuncia alla sua bocca di fuoco nei metri caldi per sacrificarlo sull’altare dei lanci lunghi. Olivier arriva a fare anche il terzino, ma dentro l’area degli Spurs si vede poco se non nel secondo tempo, quando in equilibrio precario calcia addosso a Foster. (dall’80’ Origi sv)
All. Pioli 7: la qualificazione è meritata, se poi i suoi giocatori non la buttano dentro non ci può fare nulla. Sacrifica Giroud sull’altare di Leao per lasciare il portoghese più fresco a livello di ripartenza. Premiata la scelta di Brahim dall’inizio e la rinuncia iniziale a Bennacer.

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