Il 2020 di Simon Kjaer: l'arrivo, il possibile addio, la leadership

Il 2020 di Simon Kjaer: l'arrivo, il possibile addio, la leadershipMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 25 dicembre 2020, 19:30Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Calcisticamente parlando il 2020 è stato un anno da ricordare, per motivi diversi, per tanti giocatori rossoneri. Uno di questi è sicuramente Simon Kjaer, esperto difensore centrale. Il danese è arrivato a gennaio 2020 in prestito con diritto di riscatto dal Siviglia dopo 6 mesi dimenticabili all'Atalanta fra lo scetticismo di addetti ai lavori e tifosi, quest'ultimi logorati da una situazione tutt'altro che felice. Il 5-0 subito a Bergamo era ancora vivido negli occhi di tutti e c'erano i presupposti per l'ennesima stagione buttata al vento già in inverno. In questo clima difficile l'acquisto di Kjaer non ha di certo generato entusiasmo, ma Simon è uno dei pilastri fondamentali su cui Pioli e il gruppo hanno costruito la cavalcata trionfale conclusasi con il 3-2 inflitto alla Lazio.

L'ARRIVO - Anche in tempi non sospetti, ovvero le prime settimane a Milanello del danese, dal centro sportivo rossonero iniziavano ad arrivare i primi commenti sorpresi sul difensore. Kjaer è entrato nel mondo rossonero in punta di piedi e ha conquistato tutti con la sua serietà e con la bontà del suo lavoro. Come rivelato dallo stesso Simon nelle ultime interviste, essere al Milan era uno dei suoi sogni da calciatore, e dopo un anno in rossonero possiamo affermare tranquillamente che il classe '89 si è giocato al meglio l'occasione che gli si è presentata davanti. Dopo un periodo di naturale adattamento è entrato nell'11 titolare di mister Pioli e non ne è uscito più, diventando uno dei fedelissimi del tecnico emiliano.

PIOLI E KJAER - Il destino dei due è stato più legato di quanto si possa credere. Non è un segreto che Ivan Gazidis era pronto a rivoluzionare il Milan al termine della scorsa stagione, mandando via Pioli per il tedesco Rangnick, che sarebbe arrivato con nuove idee e un nuovo progetto. I risultati però hanno dato ragione a Pioli e l'AD rossonero ha fatto marcia indietro, interrompendo i contatti con il tedesco della Red Bull e scegliendo di proseguire con l'attuale allenatore. Kjaer ha potuto tirare così un sospiro di sollievo: era cosa nota che Rangnick non avrebbe mai fatto affidamento su di lui. Il sogno rossonero del danese è continuato e lui continua a fare quello che ha sempre fatto dal suo arrivo: essere il leader della difesa.

LEADER - Forte negli anticipi, forte di testa, concentrato, preciso con i piedi, leader tecnico e mentale, esempio per i più giovani, difensore concreto e attento. O più semplicemente, Simon Kjaer. Mai nella sua carriera il centrale è riuscito a tenere standard così alti e per così tanto tempo, ma da quando è al Milan Simon si è consacrato definitivamente tanto da diventare insostituibile. Dopo l'infortunio muscolare subito contro il Celtic e la conseguente indisponibilità nelle ultime partite del 2020 la difesa rossonera ha risentito della sua assenza. La sua esperienza e la sua leadership sono fondamentali per la squadra, che nel 2021 non vede l'ora di riabbracciare il suo difensore più forte.