Il concetto di Gazidis è chiaro: giovani e forti per ripartire, non per essere rivenduti

Sono giorni di attesa in casa rossonera, sia per conoscere le decisioni di Paolo Maldini, sia per capire chi andrà a ricoprire il ruolo di allenatore. Eppure, a prescindere dai nomi che faranno parte dell'area tecnica, il progetto di Ivan Gazidis per il prosieguo storico del Milan è molto chiaro: le risorse disponibili sul mercato verranno riservate ai giovani, a patto che siano giocatori di livello. Il Diavolo, tuttavia, non sarà un trampolino di lancio o una vetrina: i calciatori che verranno acquistati arriveranno per restare, non per essere ceduti in un secondo momento e fare cassa.
DEFINITI I PROFILI - Non si andrà dunque a caccia di giovanissimi senza esperienza. I profili da prendere come esempio sono Paquetà e Piatek, giocatori con una discreta esperienza in club importanti o nel nostro campionato, per un costo che non dovrà superare i 30/35 milioni di euro. L'obiettivo di Elliott è creare valore sportivo ed economico, non ottenibile nel medio/lungo periodo con l'acquisto di trentenni: non è un caso che Gazidis, al momento del suo arrivo, abbia posto il veto sulla venuta di Fabregas e Ibrahimovic, giocatori che avrebbero sì aiutato il Milan nella corsa alla Champions, ma avrebbero pesato come macigni sui bilanci rossoneri per almeno una stagione e mezza.
UN MERCATO ASSENNATO - La scorsa estate la gestione Elliott ha dovuto fare mercato in appena un mese, con Leonardo, e poi Maldini, costretti ai salti mortali per completare la rosa. La fretta ha sicuramente portato a qualche scelta errata, motivo per cui, a distanza di un anno, bisognerà lavorare ed operare con tutta calma per provare ad azzeccare ogni mossa. In tal senso sarà importante andare a definire i discorsi dirigenziali e tecnici (allenatore) tra questo weekend e l'inizio della prossima settimana, in modo da non accumulare troppo svantaggio rispetto alla concorrenza. Mancano tre mesi alla conclusione del mercato, eppure gli acquisti che ha in mente Elliott sono più facilmente realizzabili nella prima fase, ovvero tra giugno e luglio, non ad agosto dove le occasioni diminuiscono e i club si fanno più restii a cedere un certo tipo di giocatori.

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