Il discorso da fare sul prossimo attaccante. E se c'è uno Zirkzee così...

Il discorso da fare sul prossimo attaccante. E se c'è uno Zirkzee così...MilanNews.it
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lunedì 29 gennaio 2024, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Così come per anni è stato palese che il Milan avesse bisogno di rinforzi e giocatori veri sulla fascia destra, lacuna finalmente colmata con l'arrivo di Pulisic (e in attesa del miglior Chukwueze) in estate, è altrettanto chiaro di come ci sia bisogno di inserire un profilo nuovo anche per l'attacco. E non da quest'anno.

Nulla da togliere a Giroud: Olivier è un campione, un esempio per tutti i compagni e soprattutto un ragazzo che, dopo aver vinto tutto, da ultratrentenne è venuto al Milan a dare l'anima. È nella storia rossonera e ci rimarrà per sempre, con la doppietta nel derby-scudetto come firma indelebile. È altresì vero che, fisiologicamente, c'è bisogno di un ricambio generazionale: il numero 9 del Milan, seppur mantenendo un rendimento più che soddisfacente, va verso i 38 anni. A prescindere dal fatto che decida di rinnovare il contratto in scadenza a giugno (e chi scrive sarebbe molto contento se scegliesse di continuare in Italia) c'è bisogno che in estate il Milan decida di fare un investimento sulla punta.

Qui arriva il bello, ma anche il difficile. Prima di tutto c'è da farsi una domanda: che tipo di giocatore serve al Milan? Il parere condiviso un po' ovunque tra tifosi ed addetti ai lavori è "semplice": un attaccante che garantisca dai 20 gol in su a stagione, per stare bassi. Da questo punto qui si aprono mille altri interrogativi. Oltre alla finalizzazione che altre caratteristiche deve avere questo giocatore? Deve essere associativo o un lupo solitario da area di rigore? Deve essere un attaccante boa o un velocista capace di allungare le squadre avversarie? E poi ancora, chi ci sarà ad allenarlo? Pioli o un altro? Che compagni avrà al suo fianco? Ma soprattutto, quanto può e deve costare?

Se su caratteristiche tecniche e fisiche si può lavorare, magari andando a prendere un profilo talentuoso ma ancora da formare del tutto, sull'aspetto economico non ci sono scappatoie. L'attaccante costa, e pure tanto. Ci può essere qualche occasione data da contratti in scadenza o clausole relativamente basse, ma non ci si allontana tanto dall'assunto iniziale. Per andare a prendere una punta l'investimento deve essere importante.

Lo dimostrano i movimenti italiani ed europei degli ultimi mercati. In Italia Juventus e Napoli hanno speso più di 70 milioni per Vlahovic ed Osimhen, alla Roma il prestito annuale di Lukaku costa a bilancio 16 milioni (!), l'Inter aveva preso proprio il belga dallo United per circa 70 milioni di euro. Lo United è andato a prendere Hojlund per una cifra simile, l'Arsenal ha preso Gabriel Jesus dal City per poco più di 50 milioni di euro, il City ha pagato la clausola da 65 milioni di Haaland, il Liverpool ha pagato Nunez più di 80 milioni, il Tottenham ha prelevato Richarlison per quasi 60 milioni di euro, il Bayern Monaco ha preso il quasi 30enne Kane a 100 milioni, Lewandoski è costato 45 milioni di euro al Barcellona nonostante il contratto in scadenza l'anno successivo, il Chelsea negli anni ha pagato Werner e Nkunku rispettivamente 54 e 60 milioni di euro. Potremmo ancora andare avanti con gli esempi, ma a questo punto crediamo che bastino.

La media è dai 60 milioni in su, e spesso parliamo di giocatori che ancora non hanno dimostrato di poter valere quel tipo di investimento. Il mercato degli attaccanti è inflazionato e in un certo senso drogato, ma questo è, non si scappa. Quindi, alla luce di questi numeri e questi nomi, il ragionamento, magari troppo facilone, che ci viene da fare è: lasciarsi scappare Joshua Zirkzee a cifre ancora "umane" sarebbe quasi criminale.

Ma come, l'olandese del Bologna non è mica un attaccante da 20-25 gol l'anno?! Certamente, i numeri sono lì a dimostrarlo. Ma può diventarlo. E qui deve entrare in gioco il Milan con la sua strategia. Ci sembra difficile immaginare che il club rossonero possa andare a prelevare giocatori dal cartellino da 60 milioni di euro in su; bisogna collocarsi su una fascia di prezzo differente. E cosa si trova in questa fascia, che può andare verosimilmente dai 30 ai 40 milioni di euro? Calciatori talentuosi che però non sono ancora esplosi dal punto di vista della finalizzazione. Giocatori che non hanno ancora fatto i gol di un top player ma che hanno le caratteristiche e le possibilità di farli in futuro. Individuarli prima che esplodano definitivamente diventa fondamentale. 

Joshua Zirkzee ne è l'esempio perfetto. Non serve di certo un genio per accorgersi di come l'ex Bayern sia speciale, tantomeno dopo averlo visto dal vivo in Milan-Bologna. Un metro e 93, fisico asciutto, testa alta e calzettone basso: Zirkzee è venuto a San Siro a giocare sul velluto. Gol, dribbling, giocate di fino e utili, tanta corsa e tanto lavoro per i compagni, divertimento e qualche errore sotto porta anche clamoroso. Sta tutto qui: a livello di caratteristiche ha tutto per sfondare, poi non essendo lo sport una scienza esatta ovviamente non ci può mai essere la certezza che lo farà. Ma in un mercato folle sarebbe quasi un affronto non provare ad andare a prendere un ragazzo del 2001 che ha dimostrato di saper giocare a calcio in quel modo. Sui freddi numeri ci si può lavorare, basti guardare la storia di Ibrahimovic: Zlatan è arrivato in Italia bello ed esteta, qui è diventato bello e killer. Chissà che Zirkzee non possa indossare la stessa maglietta che lo svedese ha amato così tanto. 

Ovviamente non sarà facile vista la strana situazione che coinvolge il Bayern Monaco, tra clausole rescissorie e percentuali su futura rivendita. In attesa di maggiore chiarezza e anche in attesa di capire che tipo di valutazioni farà il club il giudizio di addetti ai lavori, tifosi e soprattutto San Siro è unanime. Superfluo aggiungere altro: (potenzialmente) È DA MILAN. 

Ora bisogna capire se per l'area tecnica del Milan quel "potenzialmente" vale o meno il un rischio da una quarantina di milioni.