Il Milan di Allegri tra 3-5-2 e 4-3-3: c'è il rebus Pulisic

Il Milan di Allegri tra 3-5-2 e 4-3-3: c'è il rebus PulisicMilanNews.it
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Oggi alle 16:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Nei discorsi sulla possibile formazione che Allegri adotterà quest'anno per il Milan ci sono diversi punti interrogativi. Le amichevoli estive di solito possono dare delle indicazioni più o meno precise su quello che sarà lo spartito da seguire durante la stagione e quello che si è visto tra tournée asiatica e i due match contro Leeds e Chelsea ha lasciato un po' tutti sorpresi.

L'intenzione iniziale del mister sembrava essere quella di tornare ad un 4-3-3 molto più equilibrato e coperto rispetto al 4-2-3-1 delle ultime stagioni, rimpolpando il centrocampo e dando maggiore protezione alla linea difensiva con una mediana a 3. Il modulo in questione, almeno riconoscibile fin dall'inizio, è stato utilizzato solo contro il Leeds: negli altri casi Allegri ha schierato la squadra con un 3-5-2 (o 3-5-1-1) fluido e camaleontico. D'altronde Max è stato chiaro durante la sua conferenza stampa di presentazione: per tornare a lottare per i vertici della classifica innanzitutto bisogna prendere meno gol.

Se col 4-3-3 collocare Pulisic è molto facile, a destra o anche a sinistra all'occorrenza, farlo in questo 3-5-2 diventa un po' più complicato. Meglio specificare: prima la squadra del singolo. Ma se parliamo del miglior giocatore rossonero per rendimento delle ultime due stagioni allora è anche giusto scendere nel dettaglio. Già con Fonseca il numero 11 ha giocato in posizioni più centrali, esperimento che anche Pioli aveva tentato e poi abbandonato immediatamente, non potendo garantire alla squadra il giusto equilibrio. Nel 3-5-1-1 può svariare alle spalle di Leao (o di una punta più classica), mentre nel 3-5-2 (o 3-4-1-2) non sarebbe sbagliato vederlo alle spalle delle due punte. In questo caso il "problema" è che con Pulisic viene meno uno slot a centrocampo, e quindi ci si ritroverebbe con 5 giocatori per 2 posti: Jashari, Fofana, Ricci, Modric e Loftus-Cheek. Addirittura sei nomi se si vuole considerare Musah come centrocampista e non come esterno.

Da un lato è ottimo che Allegri possa avere questo margine di scelta, dall'altro possono presentarsi alcune criticità. La prima è che questo Milan, arrivato ottavo nella scorsa stagione, ha bisogno urgente di trovare certezze su cui costruire un percorso. Pulisic è sicuramente una di quelle certezze e sarebbe controproducente non sfruttarlo. La seconda è che con il solo campionato da disputare, i rossoneri non faranno le coppe europee, alcuni giocatori potrebbero lamentarsi per un inevitabile minor utilizzo. Contando che lo statunitense ha il contratto in scadenza a giugno 2027 (con opzione a favore del club per prolungare fino al 2028) sarà importante presentargli un progetto tecnico e sportivo adeguati per convincerlo a rimanere anche oltre la scadenza già pattuita. Qualcuno ha ipotizzato anche di vederlo a tutta fascia ma al momento non sembra essere un'opzione percorribile.

Intanto fra tre giorni si scende in campo contro il Bari, primo impegno ufficiale della stagione. Chris, che ha smaltito la botta alla caviglia subita con il Liverpool, dovrebbe essere in campo di fianco a Leao come uno dei due riferimenti offensivi della squadra: vediamo come si evolverà questo nuovo ruolo e che compiti avrà l'ex Chelsea durante la stagione. Allegri, non abbiamo dubbi, per ora risponderebbe: "I calciatori forti giocano in ogni caso".