Il tempo è dalla parte di Tonali, intanto va a lezione da Zlatan

Il tempo è dalla parte di Tonali, intanto va a lezione da ZlatanMilanNews.it
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giovedì 12 novembre 2020, 20:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Per ricostruire gli eventi della Preistoria gli studiosi si servono di vari strumenti, tra cui le fonti iconografiche. Queste, in assenza di documenti scritti, rappresentano i reperti che più facilmente fanno comprendere il passato. Ancora oggi un’immagine può racchiudere più significati di tante parole. In particolare, la fotografia riportata sopra racconta la realtà del Milan attuale, un gruppo che al suo interno presenta molte differenze.

Sulla destra troviamo un ragazzo con lo sguardo proiettato in avanti, che punta dritto verso il suo futuro. Si tratta ovviamente di Sandro Tonali, un giovane talento rossonero che si trova alla prima esperienza in un grande club e ha ancora tutto da dimostrare. In estate sembrava fatta per il suo arrivo a San Siro sponda Inter, ma l’inserimento del Diavolo nella trattativa e la volontà del giocatore, tifoso rossonero fin da bambino, hanno fatto sì che oggi Tonali sia un giocatore del Milan. Sandro ha convinto la dirigenza milanista a puntare su di lui, lasciando tutti a bocca aperta alla sua prima stagione in Serie A con la maglia del Brescia. Viste anche le somiglianze fisiche, in molti lo chiamavano “Il nuovo Pirlo”, ma il ragazzo ha affermato di ispirarsi a Gattuso, da cui ha ereditato il numero 8. Perché ciò che rende Tonali superiore alla media è la capacità di unire grinta e spirito di sacrificio alla buona tecnica di base ed una grande visione di gioco. Dando sempre tutto, “sempre lì, lì nel mezzo, finché ce n’hai stai lì, stai lì!”. Oltre alle potenzialità dimostrate sul campo a Brescia, il talento lodigiano è diventato subito un beniamino dei tifosi proprio per la sua passione per i colori rossoneri, nonostante non abbia ancora appreso appieno i meccanismi del sistema di gioco adottato da mister Pioli. Fino a questo momento, ha fornito prestazioni al di sotto delle aspettative, risultando un po’ impacciato ed intimorito, probabilmente anche a causa del peso della maglia che indossa. Ma ovviamente bisogna dargli tempo di ambientarsi: si tratta di un ragazzo molto giovane e le sue potenzialità sono indiscusse, siamo certi che in futuro darà molte soddisfazioni al popolo milanista.

Vicino a Tonali, si erge imponente un colosso di quasi due metri. Precede il giovane compagno di squadra, come un leone che mostra la strada ai suoi cuccioli. Il re della savana è Zlatan Ibrahimovic, un egocentrico campione scandinavo che alla soglia dei quarant’anni riesce ancora ad essere dominante. Ha giocato ovunque e ha vinto tutto (o quasi...), e adesso, dopo l’esperienza in MLS, è tornato da protagonista nel panorama calcistico europeo alla sua seconda avventura in rossonero.

Ibrahimovic è profondamente diverso rispetto a Tonali, ma per essere precisi è diverso da tutti. Quando era piccolo gli altri bambini svedesi erano biondi, lui invece era scuro. Ma la diversità non è un difetto, come proprio Zlatan ha scritto nella prefazione del suo libro: “Voglio dedicare un pensiero anche a tutti i bambini, soprattutto a quelli che si sentono un po’ strani e diversi, che non vengono accettati fino in fondo e che si fanno notare per motivi sbagliati. Continuate a credere in voi stessi, come insegna la mia storia alla fine, malgrado tutto, ciascuno può trovare la sua strada”. Ancora oggi Ibra si distacca dalla normalità: corre, salta, segna e si diverte, come se per lui il tempo non trascorresse. “Io sono come Benjamin Button, sono nato vecchio e morirò giovane” sostiene, motivando così le sue prestazioni a dir poco sorprendenti. Di certo al fuoriclasse svedese non manca il carisma, tanto che la sua personalità forte spesso sfocia in arroganza. “Coraggio, che da oggi l’uomo di casa  sei tu”si dice che abbia detto al padre quando, ancora ragazzo, se ne andò di casa. E’ un campione vero, ed è anche il suo smisurato amor proprio a renderlo unico.

Ma se i due giocatori non hanno nulla in comune, qual è il messaggio di questa foto? Per rispondere, occorre riflettere sul mestiere dei due protagonisti: Ibra e Tonali si guadagnano da vivere rincorrendo un pallone, quell’affascinante oggetto sferico i cui movimenti nel corso degli anni regalano emozioni a tutti gli appassionati di calcio. E’ infatti l’amore per lo sport più bello del mondo ad accomunare questi due giocatori, apparentemente molto differenti. Inoltre, come spesso succede in campo, ci piace immaginare che nella fotografia Ibrahimovic stia per ricevere il pallone, per poi consegnarlo a Tonali, simboleggiando così il passaggio di testimone tra due generazioni.

In attesa che i più giovani si prendano il mondo (calcistico e non), Ibra e coetanei non hanno intenzione di farsi da parte. E finché è lo spettacolo a trarne giovamento, le nuove generazioni possono aspettare.

di Giovanni Picchi