In trasferta il Milan è super, speranza Diavolo per il match point di Bergamo

In trasferta il Milan è super, speranza Diavolo per il match point di BergamoMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 17 maggio 2021, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Inutile girarci intorno, Milan-Cagliari è stata una partita deludente. Deludente per il gioco espresso dai rossoneri, deludente per le pochissime occasioni da gol create, deludente perché la sensazione avuta è che i giocatori sentissero il pallone pesare davvero più del dovuto. Una prestazione da dimenticare il prima possibile, una prestazione che quest'anno a San Siro purtroppo si è vista troppe volte. Il copione è sempre quello: occasione importante per allungare in classifica, partita relativamente semplice sulla carta, squadra avversaria modesta ma molto agguerrita. Quando l'opponente si difende bene e chiude tutte le linee centrali il Milan si inceppa: i giocatori si intestardiscono cercando di seguire il solito spartito, che comunque spesso risulta vincente, le giocate offensive non riescono e le soluzioni alternative latitano. Limiti dei giocatori? Demeriti dell'allenatore? Ci sarà sicuramente il tempo per pensarci e arrivare ad una conclusione, ma non è questo il momento. Questo è il momento di trasformare tutte le scorie che ha lasciato il match contro i sardi in qualcosa di positivo per il match point di domenica; i tifosi lo faranno come hanno sempre fatto negli ultimi anni, i giocatori dovranno farlo per mettere un punto forte al processo di crescita di questi ultimi 18 mesi. Un'impresa che sulla carta sembra davvero ostica, ma quando si parla di gare in trasferta i numeri del Diavolo sono davvero sorprendenti.

PRIMI IN TRASFERTA - Se quelli di San Siro sono davvero impietosi, nel 2021 3 vittorie su 9 partite in casa, i numeri in trasferta del Milan sono eccezionali: 46 punti in 18 gare, nessuno come il Milan che ha addirittura un bel +7 su Inter e Atalanta, seconde a pari merito di questa graduatoria. Il calcio non è solo dati e statistiche, ma è evidente che numeri del genere siano indicativi. È difficile trovare una o più risposte al perché i rossoneri facciano tanta fatica in casa, 30 punti nelle 19 giornate disputate al Meazza in Serie A, ma appare più chiaro il motivo dietro i risultati da top team in trasferta. Il Milan è una squadra giovane, la più giovane del campionato, che si accende quando riesce ad esprimere sul campo le idee su cui si è lavorato durante la settimana e che è letale quando l'avversario offre spazi. Un gruppo di ragazzi che è caduto più volte durante l'arco della stagione ma che è riuscito a risollevarsi, quasi inspiegabilmente, quando tutto sembrava perduto. Si veda solo sette giorni fa con la trasferta allo Stadium: sembrava che la squadra di Pirlo dovesse dare la mazzata finale alle speranze Champions dei rossoneri, e invece la reazione è stata da applausi. Un 3-0 netto, bianconeri dominati e una delle migliori prestazioni offerte dalla squadra nell'ultimo periodo. Una vittoria che è valsa come si suol dire 4 punti, visto che ha riportato il Milan in vantaggio negli scontri diretti contro la Vecchia Signora e che ha spezzato il tabù Stadium dopo 9 anni, a dimostrazione di come questa formazione sia assolutamente capace di vincere scontri diretti da dentro o fuori. 

PADRONI DEL NOSTRO DESTINO - E ora arriva Bergamo, la stessa Bergamo che nel dicembre del 2019 ha segnato uno dei punti più bassi della storia recente del club. Ma da quel 5-0, che seppur molto doloroso va ricordato, è nato un qualcosa, un qualcosa che ha portato questa squadra a fare un campionato post lockdown entusiasmante, ad essere primi nel campionato 20/21 per 21 giornate e ad essere nelle prime quattro per 37 turni. Non è stato un caso, la crescita è evidente e il progetto ha un senso checché ne dicano i detrattori. Ma ora tutto questo conta davvero poco, conta solo mettere nei 90 minuti di Bergamo di domenica prossima tutte le gioie, i dolori, i sudori, la fatica e le conquiste di questi ultimi 18 mesi. Non può essere stato tutto vano, è arrivato il momento decisivo: dentro o fuori, non si scappa. Ragazzi, a voi.