Kessie e l’opportunità di riscattarsi proprio contro l’Atalanta

Kessie e l’opportunità di riscattarsi proprio contro l’AtalantaMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 1 ottobre 2021, 14:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Quel 23 maggio 2021, a Bergamo, il Diavolo aveva appena conquistato una storica qualificazione in Champions League, 7 anni dopo l’ultima volta, battendo 2-0 l’Atalanta. “Milan alle stelle” avrebbe titolato la Gazzetta la mattina seguente. Una gioia immensa per il popolo rossonero, che decise di riversare l’euforia nell’adorazione di un eroe in particolare: Franck Yannick Kessie. L’ivoriano fu protagonista di una prestazione bomba, oltre ad aver deciso la partita con una doppietta che è entrata di diritto nella Storia rossonera. E dominante lo era stato per tutta la stagione: 50 partite per lui nel 2020/21 (una cifra monstre), con 14 gol segnati e 6 assist forniti. Insomma, un tour de force ad un livello altissimo. Adesso però, dopo quattro mesi, il numero 79 è passato dall’essere il beniamino dei tifosi all’oggetto delle critiche di tutti, sia per le prestazioni tutt’altro che esaltanti che per spiacevoli inconvenienti extracampo.

LE CAUSE Nella stagione corrente, per usare un eufemismo, Kessie non ha convinto del tutto. Rientrato con la Lazio alla terza di campionato, si è presentato sbagliando un rigore. Poi non ha mai fatto bene, dimostrandosi fuori forma e spaesato e destando non pochi sbalordimenti. Il punto più basso, però, è stato toccato nel match di martedì contro l’Atletico Madrid. Nel giro di mezz’ora, commettendo due interventi fallosi totalmente gratuiti, si era già fatto cacciare per somma di ammonizioni. Il cartellino rosso mostrato da Cakir è stato molto severo, ma a questi livelli non bisogna mettere l’arbitro nelle condizioni di sbagliare, come detto dagli opinionisti negli studi di Sky nel post-partita. Il Milan era in vantaggio e in pieno controllo della partita, stava esprimendo un gioco sfavillante, e l’errore di Kessie, insieme all’imbarazzante gestione della sezione arbitrale turca, ha regalato la vittoria ai colchoneros. Con conseguente ultimo posto in classifica e passaggio del turno che si allontana: strano che il principale colpevole sia stato proprio l’uomo che ha portato il Milan in Champions. Le critiche continuano a piovere, è inevitabile, ma non tutte le accuse rivolte a Kessie sono legittime. Infatti il calo del livello delle prestazioni dell’ivoriano, probabilmente, non è dovuto alla situazione del mancato rinnovo del contratto, bensì alle fatiche estive con la sua nazionale e la scarsa forma fisica. Certo però che le continue voci di offerte faraoniche da parte dei vari Psg e Tottenham non aiutano…

VOGLIA DI RISCATTO Dopo la doccia fredda europea, non c’è tempo di piangersi addosso. Domenica ci sarà da battagliare nel benevolo campo che ha ridato al Milan la Champions, al Gewiss Stadium di Bergamo. E gli occhi sono tutti puntati, inevitabilmente, su Kessie. Occasione migliore l’ivoriano non poteva avercela: contro la sua ex squadra, nello stadio che lo ha consacrato, subito dopo la figuraccia europea. Per di più l’Atalanta è la sua vittima preferita da quando veste rossonero, insieme al Parma: 3 gol rifilati alla squadra di Gasperini. E riguardo alle critiche, nonostante gli snodi contrattuali poco simpatici, in un momento così delicato non bisogna affondare il giocatore, ma anzi fargli sentire la vicinanza. Kessie si è dimostrato una pedina fondamentale, e l’augurio è che torni il prima possibile ai fasti di un tempo. Così che poi il popolo rossonero possa rendergli un tributo, magari uno striscione con su scritto “Presidente siamo con te”.

Giovanni Picchi