Kjaer, il condottiero che vede il Milan nel suo presente e nel suo futuro

Kjaer, il condottiero che vede il Milan nel suo presente e nel suo futuroMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 3 agosto 2021, 20:00Primo Piano
di Filippo D'Angelo

Il Milan ha ritrovato un altro condottiero. Dopo lo straordinario Europeo con la Danimarca, fermata in semifinale dall’Inghilterra, e le meritate vacanze, Simon Kjaer è tornato ad allenarsi a Milanello. La società ha celebrato con un primo piano su Instagram il ritorno del difensore centrale danese, che nella giornata di ieri ha preso parte per la prima volta in stagione all’allenamento di gruppo dopo aver iniziato sabato scorso un lavoro personalizzato.

Le fatiche e gli straordinari non sono mancati nell’ultima stagione, una delle migliori di sempre per il capitano della nazionale danese, divenuto anche uno dei punti fermi dello scacchiere rossonero. La sua leadership non è più in discussione e bisogna dire grazie anche a lui se il Milan ha raggiunto un obiettivo come la qualificazione alla Champions League. In rossonero, l’ex Atalanta ha trovato la dimensione giusta per maturare e affermarsi come difensore capace ed esperto. Pioli lo sa bene, forse l’ha sempre saputo, e senza riserve gli ha affidato uno delle zone più difficili da gestire. Della sua esperienza quest’anno hanno tratto beneficio tutti quanti, specialmente Fikayo Tomori che insieme al numero 24 ha costituto un blocco difensivo titolare più che solido. A completare ed innalzare il livello del pacchetto arretrato milanista ci pensava anche Gigio Donnarumma, il cui addio è stato digerito e archiviato con non poca facilità. La porta rossonera adesso ha un nuovo guardiano che risponde al nome di Mike Maignan, che conterà anche sulle abilità dei suoi difensori per affermarsi come grande portiere anche in Italia.

Kjaer ormai non è solo un elemento imprescindibile della rosa, ma anche un motivatore, un uomo su cui i compagni hanno imparato a contare tanto in nazionale come al Milan, di cui ormai è diventato uno dei capitani pur non avendo indossato la fascia. Resterà nella storia del calcio e non solo la prontezza con cui ha salvato l’amico Eriksen da una morte quasi certa, resterà quell’abbraccio e il conforto alla moglie. È la forza interiore che lo rende un campione dentro e fuori il rettangolo verde. Anche la sua umiltà, la sua pazienza e la sua grinta l’hanno aiutato in questo processo di maturazione. Alla soglia dei trentadue anni Kjaer è all’apice della sua carriera e nel suo futuro sembra esserci soltanto il Milan. Il suo contratto scadrà la prossima estate, ma la dirigenza rossonera è già al lavoro per il prolungamento. Si parla anche di una possibile promozione a capitano, ma ciò che forse gli preme di più è di restare ancora a lungo in rossonero per scrivere pagine memorabili e ottenere soddisfazioni. Con la Champions League e altre due competizioni da affrontare ad alti livelli ogni cosa sarà più complicata, ma con uomini come Kjaer in squadra tutto potrebbe essere più semplice.