La forza di Simon Kjaer: un leader rossonero in corsa per il Pallone d'Oro

La forza di Simon Kjaer: un leader rossonero in corsa per il Pallone d'OroMilanNews.it
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sabato 9 ottobre 2021, 16:00Primo Piano
di Filippo D'Angelo

Nella giornata di ieri l’autorevole rivista France Football ha svelato al mondo i nomi dei trenta candidati alla vittoria per il Pallone d’Oro. In un 2021 segnato dai trionfi in ogni genere di disciplina sportiva, tra cui spicca chiaramente l’Europeo vinto dalla Nazionale di Roberto Mancini, sono tanti gli italiani inseriti tra i contendenti alla vittoria del premio individuale più ambito al mondo. Di azzurri in lizza ce ne sono cinque (Bonucci, Chiellini, Donnarumma, Jorginho e Barella) ma a rappresentare la nostra Serie A c’è anche Simon Kjaer, difensore centrale rossonero che ha ottenuto la prima nomination assoluta al Pallone d’Oro.

LEADER UMANO - La sua nomina potrà sembrare ai più come forzata, ma forse è proprio tutto il contrario. Kjaer ha vissuto la miglior stagione della sua carriera, culminata con il secondo posto in campionato ottenuto con il Milan e con una prova indimenticabile all’Europeo con la sua Danimarca. Da capitano, Simon ha guidato una grande squadra fino alle semifinali del torneo, facendo sognare un’intera nazione. È stato, suo malgrado, testimone del malore che ha colpito in campo Christian Eriksen nella gara inaugurale contro la Finlandia ma è stato decisivo, anche in quel caso. Ha vissuto secondi interminabili come tutti quel giorno, attimi che nessuno vorrebbe mai vivere personalmente. Ma ha mantenuto sempre alta la propria concentrazione, ha messo da parte ogni esitazione e salvato una vita, quella di un suo amico. Ha fatto ciò che un leader è chiamato a fare, sempre.

PIOLI E MILANO - Il suo gesto ha sottolineato la sua grande umanità ma non è solo grazie al fatto che sia una persona con la P maiuscola che Simon sia arrivato nella lista dei trenta giocatori più forti dell’anno. Kjaer in questo 2021 ha giocato sempre ad alti livelli, sia con il Milan sia con la Danimarca, completando e ampliando un processo di maturazione forse iniziato nel gennaio 2020. In questo un merito particolare va dato a mister Stefano Pioli, che esattamente due anni fa ha cominciato la sua esperienza in rossonero. L’allenatore emiliano, con pazienza e abilità, ha lavorato giorno dopo giorno sui propri giocatori, tanto sul piano tecnico quanto su quello psicologico. Ha dato un altro volto a questo Milan come ne ha dato un altro al suo numero 24, che dopo anni di fatiche fra Istanbul, Siviglia e Bergamo ha finalmente trovato la continuità desiderata a Milano.

IL ROSSO E IL NERO - Kjaer è diventato uno dei perni del Milan che oggi si può permettere di sognare lo scudetto. Il difensore centrale danese ha dimostrato in Italia e in Europa il proprio valore reale, sebbene non sia più giovanissimo e abbia accusato qualche infortunio in più. Nel suo futuro, nonostante il suo contratto scada nel prossimo giugno, vede soltanto il rosso e il nero. Se l’è cucito addosso e sembra non volerselo più togliere. Il Milan nella giornata di ieri ha celebrato la sua candidatura, sottolineando come soltanto questa valga quanto una vittoria finale. Per la società Kjaer ha già vinto ma ovviamente tutti, dalle parti di Milanello, sperano possa continuare a farlo ancora. L’obiettivo è quello di arricchire la bacheca di Via Aldo Rossi, poi se il Pallone d’Oro non arriverà andrà bene lo stesso.