La linea a 5 dell'Inter contro il Milan delle mezzali: il derby di Milano si gioca in centro

La linea a 5 dell'Inter contro il Milan delle mezzali: il derby di Milano si gioca in centro MilanNews.it
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mercoledì 13 settembre 2023, 14:00Primo Piano
di Claudio Pogliaghi

Sabato 16 settembre, ore 18: Milan e Inter si sfideranno nella partita più attesa e importante di questo inizio di stagione. Il derby si porta dietro la grande rivalità delle due compagini meneghine, dalle origini ai momenti d'oro di una e dell'altra, fino alla storia recente. La scorsa stagione la stracittadina milanese si è tinta di nerazzurro: netti i successi dell'Inter in Supercoppa Italiana, così come nel doppio confronto della semifinale di Champions e anche nel girone di ritorno in campionato. Negli ultimi confronti Pioli e compagni hanno sofferto e non poco l'organizzazione di Inzaghi: analizziamo il perché e capiamo se e come il Milan può invertire la rotta.

SUPERIORITÀ - L'arma vincente dell'Inter degli ultimi derby si chiama 3-5-2: una folta linea di centrocampo che ha permesso ai nerazzurri di allargare le maglie rossonere grazie all'ampiezza degli esterni, sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti e lasciare in uno contro uno le punte centrali, il tutto mantenendo una solidità difensiva invidiabile. In poche parole, l'Inter riusciva facilmente a trovare la superiorità numerica nelle zone cardine del campo.

I DUE MEDIANI - Il Milan, d'altro canto, rispondeva con un 4-2-3-1 dotato di due mediani e un trequartista. Il problema per Pioli era legato alle caratteristiche dei giocatori in campo: Tonali e Bennacer erano orfani della fisicità di Kessié, determinante per coprire tutte le zone di campo. Sulla trequarti era spesso impiegato Brahim Diaz, molto rapido e tecnico, ma di certo troppo gracile per fronteggiare un centrocampo fisico e compatto come quello nerazzurro. Il risultato? I due mediani rossoneri concedevano inevitabili varchi agli interni nerazzurri (Mkhitaryan e Barella, ma anche Brozovic e Calhanoglu), i terzini rossoneri erano costretti a marcare in posizione più avanzata Dimarco e Dumfries, scoprendo il centro dell'area dove Tomori e Kalulu/Kjaer/Thiaw erano soli nell'uno contro uno con Lautaro e Dzeko.

IL MILAN 2.0 - Le fragilità analizzate hanno portato il Milan alla ricostruzione che abbiamo visto nel mercato estivo: Pioli ha rivoluzionato il centrocampo, assicurandosi giocatori di gamba e fisicità, ma dotati anche di una grande tecnica. Il cambiamento tattico è evidente: il centrocampo del Milan, ora a 3 con un mediano di rottura (Krunic) e due mezzali potenti e dinamiche (Loftus-Cheek e Reijnders), sembra molto più adatto a fronteggiare quello nerazzurro. Anzi, la posizione di Loftus e Reijnders può mettere in seria difficoltà gli interni nerazzurri, permettendo al Milan di prendere campo e sfruttare i suoi punti di forza: la fascia sinistra con Theo e Leao, ma anche Pulisic a destra che si è inserito con grande determinazione nei meccanismi di Pioli. Senza dimenticare la "nuova" posizione dei terzini in impostazione. Entrambe le milanesi hanno agito attivamente sul mercato, ma se l'Inter ha mantenuto le sue caratteristiche, il Milan ha cambiato pelle ed è pronto, ora più che mai, per sabato 16 settembre, alle ore 18.