Leadership, affidabilità e costanza: è tornato il vero Alessandro Florenzi
Giovedì sera contro il Rennes Alessandro Florenzi ha giocato da titolare e ha sfruttato benissimo la chance dal primo minuto al posto di Davide Calabria: suo l'assist per il gol di Loftus-Cheek che ha aperto le danze. Quello per l'inglese a San Siro è il terzo assist stagionale per l'italiano, curiosamente tutti per la testa dei suoi compagni, che unito a un rendimento costante e più che soddisfacente ci fa dire, finalmente, che il vero Alessandro Florenzi è tornato.
I NUMERI - Nel 2023/24 Florenzi ha sicuramente giocato di più delle scorse annate al Milan, complice anche un'integrità fisica che ancora da quando è rossonero non avevamo visto, e questo senza dubbio è un elemento importantissimo che ha certamente aiutato il 42 nel rendimento. Per lui quest'anno 27 presenze totali tra tutte le competizioni, 1.253 minuti giocati e tre assist confezionati. Oltre ai numeri, c'è anche un'invidiabile costanza di rendimento, nonostante Florenzi non sia uno dei titolari fissi del Milan di Pioli, più un jolly pronto ad ogni evenienza. Con la sua esperienza, il 42 rossonero può essere veramente uno dei giocatori chiave per la seconda parte di stagione del Milan, considerando che i rossoneri hanno intenzione di conservare i due impegni, campionato ed Europa League, ancora per molto.
LEADERSHIP - Oltre all'apporto, finalmente sostanzioso, di Florenzi in campo, c'è da considerare quello che "Spizzi" ha sempre dato al gruppo squadra: la sua grande presenza, la sua leadership all'interno dello spogliatoio. Florenzi è uno degli uomini di esperienza in una squadra di giovanissimi: il suo background e la sua capacità di comunicare con i giovani calciatori che giocano nel Milan è un altro elemento chiave. Ogni volta che rilascia un'intervista, Florenzi chiarisce al pubblico milanista la sua importanza all'interno del gruppo: le sue non sono mai parole banali, ha sempre una critica costruttiva quando serve (pensiamo a quello che ha detto dopo la partita di giovedi: "La nota negativa è non aver fatto il quarto") e un occhio di riguardo per i giocatori di grande potenziale (sempre giovedì sera su Leao: "A volte gli do il bastone, altre la carota. Gli dirò che deve migliorare ancora tanto, ma in realtà penso sia già un grande campione"). Insomma l'apporto di Alessandro Florenzi sta diventando sempre più imprescindibile per questo Milan, fuori dal campo e, finalmente, anche dentro il rettangolo verde.
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