Lì davanti solo Leao accende la luce. In attacco il Milan dorme: Santiago, batti un colpo

Lì davanti solo Leao accende la luce. In attacco il Milan dorme: Santiago, batti un colpoMilanNews.it
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Oggi alle 14:00Primo Piano
di Niccolò Crespi

Non è il momento di buttare addosso la croce a nessuno, nè tantomeno di riempire l'ambiente con critiche e negatività. Però, se in altri reparti come la difesa (o anche sugli esterni) il Milan di Allegri ha saputo migliorare e migliorarsi, la situazione in attacco inizia a diventare un po' inquietante. Il focus inevitabilmente si accende sul Bebote Gimenez, a secco di gol in Serie A finora.

Santi dove sei??

Max Allegri vuole e pretende di più dal messicano, viste anche le ultime incoraggianti prestazioni prima contro la Juventus e poi contro la Fiorentina. In entrambe le occasioni, Gimenez era stato bravo e smaliziato a conquistarsi due calci di rigore, ma non solo. Tanta lotta, ottime sponde ma gol? Nemmeno l'ombra, purtroppo. Così, il Corriere della Sera in edicola ieri mattina titola così: "Allegri non ne può più del molle Gimenez". Se a livello di impegno e spirito di sacrificio non gli si può imputare nulla, il gol sta invece diventando un grande problema per Santiago Gimenez che è ancora a secco in Serie A (ha segnato una sola rete in stagione in Coppa Italia). "Santiii, svegliati... stai dormendo?" Le urla di Massimiliano Allegri venerdì sera sono state captate in maniera nitida. Che il rapporto tra i due si possa risanare? E come? Ma certo. Con i gol, solo con i gol.

Questione tattica? Non solo

Non è solo un discorso tattico quello che, fin qui allontana Santiago Gimenez dal gol. Sicuramente con un modulo più difensivo e diverso dalle scorse stagioni, il messicano fatica a ricevere palloni dentro l'area di rigore. Non avendo, per esempio in un 4-3-3 due giocatori larghi in grado di servirlo quasi sempre, le occasioni da rete oggi si contano sul palmo di una mano, ma non può essere solo questo il punto. Nelle scorse partite, vedi Juventus ad esempio, Gimenez si è spesso fatto trovare pronto per calciare a rete, ma quando lo ha fatto non è mai stato bravo abbastanza per segnare e concludere concretamente. E qui nasce la chiave mentale. Per un centravanti il gol è tutto, e viene per forza prima di ogni situazione. Serve per giocare più sciolti, per avere più entusiasmo. La favola che "Basta un gol e poi si sblocca" sta finendo. Una squadra come il Milan deve poter contare su un attaccante in grado di segnare con continuità. Santiago, il tempo passa. Adelante, Bebote se vuoi davvero scrivere la tua storia con questo Milan.