Milan, c'è da crescere per tornare competitivi in Champions: Pioli e la società ne sono consapevoli

Milan, c'è da crescere per tornare competitivi in Champions: Pioli e la società ne sono consapevoliMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 20 ottobre 2021, 14:00Primo Piano
di Antonio Tiziano Palmieri

Se le prime due uscite stagionali in Champions League lasciavano ben sperare per una maturazione e una crescita di squadra acquisita, così non si può dire della sfida di ieri contro il Porto. Il Milan sembra aver fatto un grosso passo indietro rispetto alle partite contro Liverpool e Atletico Madrid. Fermo restando che i rossoneri di Stefano Pioli sono fermi a zero punti in tre partite disputate in Europa, è la prestazione che del do Dragão che lascia perplessi.

PEGGIOR MILAN DELLA STAGIONE

Ieri sera in terra portoghese, il Diavolo non è mai stato in partita: sempre remissivo, mai veramente propositivo (19 tiri a 4 in favore del Porto), morbido nei contrasti e con poca cattiveria agonistica. La squadra allenata da Sergio Conceicao ha dominato in ogni reparto del campo, e aldilà del gol realizzato su evidente fallo non fischiato a Ismael Bennacer, ha comunque meritato di vincere, contro una squadra piena di assenze (mancavano Franck Kessie, Mike Maignan, Theo Hernandez, Ismael Bennacer e Ante Rebic, con Pietro Pellegri e Samu Castillejo non inseriti nella lista per le competizioni europee). Come detto anche da Zlatan Ibrahimovic nelle interviste post match, quella di ieri è stata la peggior partita della stagione: “Non meritavamo il punto, è la peggior partita che abbiamo fatto. Ma questo è il calcio. Siamo a zero punti, ma dobbiamo continuare. Per tanti in questa squadra è la prima volta in Champions, devono crescere e imparare. Le gare in Champions portano esperienza in campionato”.

PIOLI E LA SOCIETÀ SANNO CHE BISOGNA LAVORARE MOLTO

Era dalla stagione 2013/2014 che il Milan non disputava la Champions League e il ritorno nella competizione non è di certo stato morbido. Il gruppo con Liverpool, Atletico Madrid e Porto è il più duro di questa edizione. Ora che il mister e la società hanno tastato con le loro mani la durezza delle partite europee, c’è consapevolezza che bisogna crescere ancora molto per tornare realmente competitivi ad alti livelli. La rosa va allungata e i giocatori giovani che il Milan ha piano piano stanno acquisendo esperienza. Con il tempo le cose miglioreranno, ma al momento a Ibrahimovic e compagni non resta che giocarsi il tutto per tutto nelle prossime 3 sfide del girone che rimangono per sperare nella qualificazione.