Milan, i numeri parlano chiaro: i nuovi acquisti (per ora) non incidono

Milan, i numeri parlano chiaro: i nuovi acquisti (per ora) non incidonoMilanNews.it
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giovedì 10 novembre 2022, 14:00Primo Piano
di Francesco Finulli

A una giornata dalla pausa del campionato, in cui il calcio internazionale farà spazio al Mondiale in Qatar, è già arrivato il tempo di fare qualche riflessione sui nuovi acquisti rossoneri che, per il momento e solo per il momento, non hanno lasciato traccia come si poteva sperare. Come è giusto sottolineare l'apporto di un nuovo volto va sempre valutato sul lungo periodo ma è innegabile che i nuovi volti del Milan stanno avendo qualche difficoltà in più del previsto, soprattutto quelli più chiacchierati.

La colonia belga

I due acquisti che sono arrivati a Milanello con il maggior carico di aspettative e considerati i calciatori che avrebbero potuto aiutare il Milan con un ulteriore salto di qualità, sono sicuramente i due belgi Charles De Ketelaere Divock Origi. Sul classe 2001 si dice e si legge tanto fin da prima che l'ex Bruges arrivasse a Milano. Probabilmente proprio questa attenzione mediatica sta sconvolgendo il mondo di Charles, abituato a un clima sicuramente più disteso come quello del campionato belga. L'avvio di De Ketelaere era stato incoraggiante con buone partite, tra tutte quella contro il Bologna condita da un assist, e soprattutto dei flash di grande talento. Con il tempo, però, tra i primi risultati negativi e la mancanza di giocate determinanti, il 90 sembra essere entrato in un periodo di blocco psicologico da cui sta tentando di sbloccarsi e di cui l'errore con il Monza ne è il manifesto: ancora zero alla voce gol. Origi, invece, è arrivato a zero dal Liverpool come attaccante che avrebbe potuto portare qualcosa in più a livello di gol, soprattutto in Europa. Gli infortuni però hanno rimandato l'ambientamento di Divock e ne hanno limitato la presenza in campo: solo 399 minuti in campo per lui, di cui 69 in Champions e un gol. C'è anche un altro belga arrivato quest'estate, Aster Vranckx. Talento giovanissimo prelevato in prestito dal Wolfsburg che però ha trovato pochissimo spazio sia a centrocampo che sulla trequarti nonostante in molti sarebbero curiosi di vederlo all'opera: per lui appena mezz'ora in campo e niente lista Champions.

Ambientamento difficile

A livello numerico non è andata meglio agli altre tre volti nuovi del Milan 2022/2023. Yacine Adli, che era già di proprietà rossonera, ha suscitato grande interesse dopo il pre-campionato giocato su ottimi livelli quest'estate ma non appena è iniziata la stagione non ha praticamente trovato spazio. Il franco-algerino ha giocato solo una volta da titolare e pochi altri scampoli durante la stagione: in totale 114 minuti ed esclusione dalla lista Champions anche per lui. Un difficile ambientamento soprattutto a livello tattico per il nuovo numero 7 rossonero. Non è stato insierito nella lista europea anche Malick Thiaw, arrivato a titolo definitivo dallo Schalke 04. Per il centrale tedesco martedì la prima da titolare e prima di Cremona solo qualche minuto a Verona in cui fu decisivo con due salvataggi: complessivamente 68 minuti sul rettangolo verde. In questo caso c'è da dire che l'acquisto è stato volutamente di prospettiva, per avere un centrale pronto visto e considerato il fatto che Simon Kjaer non è eterno. Infine Sergino Dest che, tolti Origi e De Ketelaere, è il più impiegato (153 minuti) ma soprattutto per ragioni di rosa: l'americano è arrivato in extremis per colmare l'assenza di Florenzi a cui poi si è aggiunta anche quella di Calabria.