Milan, Simic è ben più che una pezza: mentalità e potenziale importante, con l'unica "pecca" per la Champions...

Milan, Simic è ben più che una pezza: mentalità e potenziale importante, con l'unica "pecca" per la Champions...
mercoledì 1 novembre 2023, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Qualche settimana fa parlavamo (se vi interessa, qui) di Jan-Carlo Simic, ambizioso difensore della Primavera di Abate pronto al salto in Prima Squadra qualora fosse arrivata l'opportunità. E ora, anche se per motivi decisamente poco simpatici e positivi, l'occasione si è presentata. La domenica di Napoli ha detto male al Milan e ai suoi difensori: Pierre Kalulu e Marco Pellegrino, all'esordio, sono usciti dal match del "Maradona" con problemi fisici seri che li terranno ai box a lungo. Per il francese abbiamo una lesione del tendine retto femorale sinistro e si pensa seriamente ad un'operazione chirurgica, mentre per l'italoargentino ha rimediato una frattura composta dell’osso calcaneare del piede sinistro. Per entrambi il 2023 calcistico è sicuramente finito.

E quindi mister Pioli, da qui al mercato di gennaio dove si cercherà di intervenire, avrà a disposizione Tomori, tornato su livelli decisamente alti, Thiaw, Kjaer e appunto il giovane Simic, che già oggi si è allenato a Milanello (qui la nostra anticipazione) con il resto della squadra. E così Jan-Carlo è pronto allo step successivo della sua giovane carriera: dalla chiamata di Maldini e Massara la scorsa estate per portarlo via dallo Stoccarda e strapparlo ad altre big alla titolarità fissa nella Primavera di Abate, tra campionato e un'ottima Youth League, fino alla possibilità di esordire tra i professionisti.

Classe 2005, 18 anni già compiuti a maggio, non pecca assolutamente in personalità e mentalità: ha colpito tutti per la sua serietà e mentalità: unico obiettivo, la vittoria. Professionista in campo, persona tranquilla fuori: la sua vita è già quella di un atleta serio ed attento al suo corpo, lontano dalla mondanità e da altre distrazioni. Non stupisce che si sia adattato subito bene in Italia, vista la conoscenza approfondita di altre 4 lingue, tedesco, serbo, inglese e francese, oltre appunto all'italiano che ha già imparato. Piccola curiosità, chi lo conosce da vicino assicura che se non fosse diventato calciatore avrebbe intrapreso la carriera da avvocato.

E pensare che da giovanissimo ha iniziato da trequartista, per poi venire arretrato prima da mediano e infine da difensore centrale, dove si sente assolutamente a suo agio. In Primavera, quando c'è stata la necessità, ha giocato anche da terzino. Si nota subito che può starci in questo Milan per la sua aggressività e fisicità: cerca l'anticipo ed è già abituato ad un sistema difensivo che si basa spesso sul duello individuale con l'avversario. Non è altissimo, 1.86 m, ma ha una struttura fisica abbastanza sviluppata per la sua età: osservandolo ci viene da pensare che l'impatto con il calcio dei grandi, da questo punto di vista, non sarà troppo spiazzante.

È ovviamente nel giro della nazionale giovanile: è nato in Germania da papà bosniaco e mamma serba, lui ha scelto di rappresentare la Serbia. Ha giocato un Europeo U17 di assoluto livello che l'ha portato all'attenzione di tantissimi top club europei: bravissimi Maldini e Massara, sotto la sapiente guida di Moncada, a strapparlo alla concorrenza la scorsa estate.

Il processo di crescita intrapreso con i colori rossoneri l'ha portato per ora ad esordire in Prima Squadra già quest'estate, nell'amichevole estiva contro il Real Madrid di Ancelotti negli USA. Di fianco a Tomori non ha assolutamente sfigurato, anzi. Da poco è passato nella scuderia di Beppe Riso, la Gr Sports, agenzia sempre vigile su questi potenziali talenti in procinto di esplodere: ha iniziato l'anno ovviamente concentrato sulla Primavera, ma sapeva che il momento del grande salto sarebbe arrivato. Dopo Bartesaghi, con cui ha condiviso la tournée USA estiva, Jan-Carlo si sente pronto e all'altezza dell'occasione che ha davanti.

L'unica nota meno positiva è che non potrà essere utilizzato in Champions League in quanto non soddisfa i requisiti per essere iscritto in lista B. La regola infatti recita che in Champions League un giocatore può essere iscritto alla Lista B se è nato dal 1° gennaio 2002 (U21) in poi ed è stato idoneo a giocare per il club in questione per un periodo ininterrotto di due anni dal compimento del 15° anno di età al momento della sua iscrizione alla UEFA – oppure per un totale di tre anni consecutivi con un solo prestito a un club della stessa federazione per un periodo non superiore a un anno. Simic, essendo arrivato solo l'anno scorso, non ha ancora all'attivo due anni ininterrotti nel Milan.