Milan, Theo Hernandez a sinistra è un punto fermo. Per ora Ballo-Touré resiste come suo vice

Milan, Theo Hernandez a sinistra è un punto fermo. Per ora Ballo-Touré resiste come suo viceMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
lunedì 25 luglio 2022, 20:00Primo Piano
di Antonio Tiziano Palmieri

La stagione che sta per iniziare ufficialmente sarà una stagione anomala a causa della lunga interruzione fra novembre e dicembre. I campionati nazionali si fermeranno per lasciar spazio al mondiale in Qatar e dopodiché alle feste natalizie. Dunque, ancora di più il calendario sarà compresso. Infatti, nei primi 3 mesi a partire dal via del campionato, il Milan giocherà ben 21 partite (15 di campionato e 6 di Champions League). Ci sarà bisogno di accurate rotazioni per permettere a chi scende in campo di essere sempre al 100%. Ad esempio Theo Hernandez nel ruolo di terzino sinistro è una certezza rossonera, un punto fermo a cui difficilmente Stefano Pioli può rinunciare. Eppure, lo stesso tecnico, durante la prima conferenza stampa dell’anno (quella del 4 luglio), ha spiegato bene che nemmeno il terzino francese può giocarle tutte, e che ogni tanto anche lui tirerà il fiato. Per questo motivo serve una rosa con ricambi all’altezza in ogni ruolo. Al momento il back-up di Theo è ancora Fodé Ballo-Touré.

LA POSIZIONE DEL SENEGALESE

Nonostante non abbia convinto nella scorsa stagione, Ballo-Touré, ad oggi 25 luglio, è confermato nel ruolo di vice Theo Hernandez. Il terzino senegalese ha un contratto con il Milan fino a giugno 2025, e salvo offerte interessanti (si era parlato di un paio di club turchi interessati al giocatore ma nulla di concreto), difficilmente lascerà Milanello in questa sessione di mercato. Paolo Maldini e Frederic Massara al momento si stanno concentrando su altri ruoli (vedi il trequartista) lasciando magari la questione terzino sinistro per le ultime due settimane di calciomercato. Dunque, per ora il classe 1997 resiste alle spalle di Theo Hernandez. Pioli e tutto l’ambiente Milan si aspettano da lui una crescita dopo un anno di ambientamento in cui comunque è diventato campione d’Italia con il club e campione d’Africa con la sua nazionale.