Nulla è ancora perduto

Nulla è ancora perdutoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 28 aprile 2021, 18:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Juventus, Napoli e Milan, tutte a sessantasei, a cinque gare dalla fine. L'Atalanta è poco lontana, due punti sopra: sembrano un'infinità, visto il momento dei bergamaschi, ma fino a due giornate fa il Milan ne aveva sei di vantaggio sul Napoli. La classifica, presa nella sua singolarità, non impedisce di cullare ancora il sogno Champions (perché da ipotesi concreta, si è trasformato in speranza, in materiale da oniromanzia). Pioli e i suoi ce la possono ancora fare, i punti non mentono, eppure... Eppure sembra non crederci più nessuno, almeno all'esterno. Ma all'interno cosa succede? Che emozioni si fanno strada in quel di Milanello? Proprio da questa variabile dipenderà tanto del prossimo futuro del Diavolo.

LA CARTA UNDERDOG - Il crollo del Milan c'è stato e non si può cancellare, non si può nascondere sotto il tappeto quasi a volerlo dimenticare. Il Milan è crollato, non è più quella squadra che ha dominato per mesi e mesi, da giugno 2020 fino a dicembre. Il peso delle pressioni, gli infortuni, la fatica e, inevitabilmente, l'incertezza legata ad alcuni rinnovi importanti, hanno pesato enormemente sul 2021 di stampo rossonero. Eppure la stagione non è ancora finita e, classifica alla mano, ora le sollecitazioni non sono più sulle spalle dei rossoneri, almeno non quelle più considerevoli. Tra le varie contendenti alla Champions, ora il club di via Aldo Rossi è lo sfavorito, quello con meno chance, quello con la rosa più debole. Perché è innegabile che Juventus e Napoli, lo dicono gli anni recenti, dispongano di un parco giocatori ben più completo e assortito. Ecco quindi che può rispuntare la carta "underdog" la carta del sfavorito, quella che, poco meno di un anno fa, ha permesso all'undici di Pioli di stupire. Raggiungere le prime quattro posizioni, da "obbligo" che era, è diventato un'impresa titanica, un'impresa da eroi. Ecco perché il Milan, questo Milan, può riuscirci.

VERSO JUVENTUS-MILAN - La bruciante sconfitta col Sassuolo ha eroso gran parte di fiducia e speranze, detto questo, anche con quei tre punti, avremmo potuto parlare di tranquillità? Di ferma serenità di centrare l'obiettivo? Assolutamente no. Pensate a cosa sarebbe accaduto se il Milan fosse arrivato alla sfida di Torino a +3 sulla Juventus, con l'intrinseca idea che un pareggio sarebbe potuto anche bastare. È successo con Napoli, Atalanta, Inter, Lazio e ancora Juventus. Tutte gare che il Milan avrebbe potuto anche pareggiare. Tutte perse, spesso malamente. Ora però, il Diavolo arriverà a questa sfida senza i favori del pronostico, con molto meno da perdere rispetto ai bianconeri. La mancata Champions peserebbe tanto in termini economici, ma non muterebbe particolarmente i piani del breve/medio periodo. Se Donnarumma e Calhanoglu se ne andassero, pazienza. Maignan sarebbe un ottimo portiere, il turco non è insostituibile e i milioni risparmiati (tanti, soprattutto per Gigio) aiuterebbero ad incamerare le risorse per la ricerca del centravanti. Ciononostante il Milan ce la può ancora fare, soprattutto senza l'assillo del risultato: se il Milan perdesse con la Juventus allo Stadium non sarebbe una notizia, ma se succedesse il contrario? Se la formazione sfavorita, scevra delle utopie tricolore, riuscisse a prevalere?