Nuova esclusione per Leao senza Ibra, intanto il Milan sonda il mercato. Rischio addio per l'ex Lille?

Nuova esclusione per Leao senza Ibra, intanto il Milan sonda il mercato. Rischio addio per l'ex Lille?MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 20 giugno 2020, 17:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Tra i giocatori rossoneri più attesi del post lockdown c'era (e c'è) soprattutto Rafael Leao. Il portoghese è stato l'acquisto più costoso della campagna acquisti 2019/20, 24 milioni più Tiago Djaló al Lille, ma fin qui le aspettative non sono state ripagate. Il club milanista non prevedeva che il classe '99 diventasse capocannoniere, tuttavia era concreta la speranza che il giovane potesse crescere progressivamente ed offrire un contributo importante alla causa, sia prestazionale che realizzativo. Ad oggi è mancato sia uno che l'altro, con due sole reti realizzate in campionato.

ANCORA OUT - Con l'assenza di Ibrahimovic, tra squalifica ed infortunio, ci si augurava che Leao potesse guidare l'attacco di Pioli e dare una svolta alla sua stagione. Il tecnico emiliano, non convinto dagli allenamenti del portoghese, in Coppa Italia gli ha però preferito Rebic nel ruolo di "falso nove", una disposizione che dovrebbe essere confermata anche nel match di lunedì contro il Lecce. Una doppia esclusione che inizia a fare rumore, se pensiamo che il portoghese è riuscito a trovare una brevissima continuità soltanto ad inizio autunno e a gennaio, quando Zlatan lo prese sotto la sua ala.

OCCHIO AL MERCATO - Cosa fare con Leao? La situazione è spinosa e va studiata attentamente. In questi anni il Milan non ha mai aspettato i suoi centravanti: André Silva, Cutrone e Piatek, pur avendo dimostrato di più rispetto al portoghese, sono stati piazzati altrove. Le porte girevoli non sono sempre la soluzione ideale, eppure è difficile pensare che l'ex Lille  possa ricevere un trattamento diverso dai suoi predecessori. Il club rossonero non potrà permettersi di svendere il numero 17, ma se in via Aldo Rossi giungessero offerte congrue è difficile attendersi una strenua resistenza. Molto dipenderà anche dalle idee di Rangnick, se sarà o meno convinto di poter rilanciare il nativo di Almada, eppure le strategie del club sembrerebbero puntare altrove. In questi giorni si fanno i nomi di Boadu e di Jovic, un classe 2001 e un classe 1997, non due anziani del reparto, che ovviamente arriverebbero per giocare. A quel punto trattenere un Leao simile a quello attuale, ovvero spento e poco incisivo, non farebbe che abbassare il suo valore obbligando ad una cessione poco conveniente tra sei o dodici mesi.