Parola di Moncada, sette esordienti in prima squadra. Ma sono stati veramente creati giocatori?

Parola di Moncada, sette esordienti in prima squadra. Ma sono stati veramente creati giocatori?MilanNews.it
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di Francesco Finulli

Nel pre partita di Roma-Milan, ieri sera, il direttore dell'area tecnica rossonera Geoffrey Moncada si è presentato ai microfoni di DAZN e ha commentato la retrocessione in Serie D di Milan Futuro con queste parole: "Abbiamo creato Milan Futuro per creare giocatori. Abbiamo avuto sette giocatori che hanno giocato in Serie A col Milan, mai ce n’erano stati così tanti dall’academy. Giocare in B, in C o in D non è così importante per noi. Per noi è importante creare talento. È il primo anno, l’importante è creare giocatori. Il Milan Futuro giocherà in Serie D”. Oggi allora, ci concentriamo sui quei sette giocatori di cui ha parlato Moncada per vedere effettivamente se hanno portato valore al club ma soprattutto se effettivamente sono stati creati giocatori.

Premessa, i calciatori a cui fa riferimento Moncada sono, in ordine di presenze: Alex Jimenez, Francesco Camarda, Davide Bartesaghi, Lorenzo Torriani, Kevin Zeroli, Mattia Liberali e Bob Omoregbe.

Eccezione Jimenez

Partiamo da chi ha fatto effettivamente il salto: Alex Jimenez ha giocato la prima parte di stagione - da metà agosto a metà settembre - con il Milan Futuro mettendo in fila 18 presenze e 4 gol ma soprattutto dimostrandosi per distacco il calciatore più forte della rosa Under 23 e anche il più pronto al grande salto, che già con Pioli aveva cominciato a fare la scorsa stagione. Per questo motivo, in emergenza, Paulo Fonseca lo chiama in trasferta contro l'Hellas Verona prima di Natale e da quel momento lo spagnolo non esce più dal campo. A oggi - al netto di una presenza in Serie C in un weekend da squalificato in A - Jimenez ha messo insieme 27 presenze con 2 assist, giocando la bellezza di oltre 1600 minuti.

Gestione assurda

Da Francesco Camarda in giù, i fatti fanno storcere un po' il naso. Il centravanti classe 2008 era stato annunciato come il fiore all'occhiello del progetto seconda squadra a inizio stagione. E invece a fine corsa la squadra di Oddo si è ritrovata senza il suo numero 9 e attaccante principale per una leggerezza inaccettabile del club: Camarda non ha raggiunto le 25 convocazioni con Milan Futuro e non ha potuto prendere parte ai Playout in cui, per come sono andati, i rossoneri avrebbero avuto bisogno vitale di una punta. Tutto questo per una sfilza di panchine con la prima squadra, specialmente nella parte centrale della stagione. Il talento rossonero ha messo insieme una titolarità e tanti spezzoni per un totale di 13 presenze e solo 189 minuti. La domanda è: ne è valsa la pena? Visto il risultato dell'under 23, pare di no. E a rimetterci è soprattutto il ragazzo che, di fatto, non ha mai giocato con continuità per tutta la stagione.

Gli altri

La gestione di Davide Bartesaghi, forse insieme a quella di Jimenez, è stata la più sensata. Già forte di alcune presenze con Pioli, quest'anno il difensore rossonero è stato soprattutto con Milan Futuro, venendo chiamato in causa dalla prima squadra quando necessario. Un compromesso accettabile, visto che si tratta di un giovane talento con grande potenziale ma non ancora pronto per giocare regolarmente tra i grandi: 6 presenze per lui ma solamente 111 minuti. Infine ci sono Lorenzo Torriani, due presenze (una per infortunio di Maignan in Champions e l'altra a risultato acquisito con il Sassuolo in Coppa), più Kevin Zeroli, Mattia Liberali e Bob Omoregbe, tutti con una. Il portiere è stato di fatto fin dall'estate considerato il secondo/terzo portiere della prima squadra. Zeroli ha avuto un po' lo stesso trattamento di Camarda solamente con meno presenze e la decisione di mandarlo in prestito al Monza a metà stagione. Per quanto riguarda Liberali e Omoregbe, due misteri: il primo era partito titolare a Milan Futuro, poi addirittura si è ritrovato a giocare titolare una gara in prima squadra e infine ha svolto tutta la seconda parte dell'anno in Primavera; il secondo dopo non aver praticamente mai messo piede in campo, si è ritrovato nella mischia della prima squadra nel finale di Milan-Cagliari 1-1 a inizio gennaio e poi è scomparso dai radar tornando a fare la panchina nel Milan Futuro.

Conclusioni

Sette sono stati i giocatori che hanno esordito quest'anno in prima squadra, su questo non si può dire nulla. Sul fatto che questo dato sia però una cartina di tornasole della bontà del progetto Milan Futuro al suo primo anno, diventa più difficile crederlo: al netto di Jimenez e Bartesaghi che quest'anno hanno giocato con continuità, di certo non si può dire lo stesso di Camarda e Zeroli, i due talenti più in vista dell'under 23 a inizio anno. La stagione sicuramente avrà avuto elementi formativi ma poteva essere molto più completa se si fosse deciso di farli giocare in pianta stabile o nella seconda o nella prima squadra. Prendere come esempio anche le comparsate di Liberali e Omoregbe, invece, appare decisamente forzato.