Può rientrare con calma
Il ritorno effettivo del Milan, a livello di gioco e fiato, che ha messo in mostra due ottime prestazioni contro Palermo e BATE Borisov, è coinciso con lo smaltimento, da parte di tutti, dei pesanti carichi di lavoro ai quali è stata sottoposta la squadra in estate, una preparazione volta a far correre la squadra fino alla fine della stagione come avvenuto l’anno scorso quando tutti ero alla canna del gas mentre il Milan andava al doppio e non solo per l’entusiasmo di uno scudetto conquistato meritatamente ma, anche per una scioltezza di gamba invidiabile. In questo contesto c’è da analizzare la posizione di Alexandre Pato il quale è fermo dalla partita con l’Udinese e che, in teoria, sarebbe dovuto rientrare ieri sera ma Allegri non ha voluto rischiare la convocazione, e la seguente panchina, in accordo con lo staff medico.
Il ritorno di Robinho unitamente a quello di Boateng, la forma ritrovata di Ibrahimovic e il buon momento di Cassano con un El Shaarawy che scalpita dietro a questi mostri sacri e con un Pippo Inzaghi affamato e anche un po’ con le scatole girate, l’assenza del papero dalle scene si sente di meno perché mai, negli ultimi anni, il Milan aveva avuto una tale abbondanza offensiva che da al tecnico varie soluzioni che gli permettono di non dover rincorrere un giocatore si importante ma al tempo stesso fragile che, vista l’abbondanza nell’arsenale, può stare tranquillo e rientrare dopo la sosta di novembre per le nazionali.
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