Rebic, cosa vuoi fare da grande?

Rebic, cosa vuoi fare da grande?
martedì 29 giugno 2021, 20:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Si è concluso agli ottavi di finale il cammino della Croazia a Euro2020; la squadra del ct Dalic, infatti, è stata eliminata ai supplementari dalla Spagna, dopo una partita pazza terminata 3-3 dopo i 90 minuti regolamentari e 5-3, in favore degli spagnoli, al termine dei 30 minuti aggiuntivi. Risultato finale: pochissime soddisfazioni oltre l'ordinario per Modric e compagni e pochissime soddisfazioni individuali anche per il milanista Rebic.

EUROPEO DELUDENTE - Tre partite giocate da titolare contro Inghilterra, Repubblica Ceca e Spagna (favorita dalla positività al coronavirus di Perisic) e una da subentrante contro la Scozia per una media di 50 minuti a partita. Un totale di 200 giri di lancette esatti non conditi, però, da alcun goal e nessun assist, senza, di fatto, mai impressionare con prestazioni all'altezza del suo talento e del suo nome. Il 18 rossonero è stato, comunque, oggettivamente sfavorito dalla posizione in cui è stato utilizzato per la maggior parte del tempo in questo torneo; la prima punta non è il suo ruolo: lo si è notato al Milan, lo si è notato anche con la Croazia. Il calciatore si adatta senza problemi e va apprezzato per questo, ma per l'alto livello a cui puntano la nazionale e il club del classe 1993 non può bastare, considerando che, anche quando ha giocato da esterno a sinistra (ieri contro la Spagna) non è stato certamente decisivo.

URGE CONTINUITÀ - La sensazione perenne è che le prestazioni di Rebic siano costantemente - e metaforicamente - condizionate da come tira il vento; se il giocatore sente la fiducia dell'ambiente e se l'ambiente stesso è in fiducia allora aumentano le percentuali di partite positive, altrimenti... altrimenti non riesce ad essere decisivo, ma diventa abulico e poco coinvolgente. Non ci sono, comunque, dubbi sulla sua forza e certezze sulla sua affidabilità tattica: per Stefano Pioli è il titolare a sinistra nel 4-2-3-1 rossonero. Rebic, d'altronde, potrebbe certamente essere un calciatore determinante perché possiede qualità fisiche e tecniche di alto profilo, ma, con il Milan in Champions League e la Croazia in ricostruzione, ci sarà assoluto bisogno che il suo rendimento in campo lo renda determinante con ben maggiore continuità. Scelga, dunque, cosa vuole fare da grande: vedremo il Rebic deludente e nascosto di Euro2020 o il giocatore devastante ammirato in alcune occasioni con il Milan?