Rebic, il terzo incomodo sulla sinistra e quella strana ricorrenza contro la Juve

Rebic, il terzo incomodo sulla sinistra e quella strana ricorrenza contro la JuveMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 22 gennaio 2022, 18:30Primo Piano
di Redazione MilanNews

MOVIMENTI SINISTRI - Se questo Milan-Juve varrà il prezzo del biglietto, probabilmente sarà merito dello scontro su una fascia. Fortunati i 5mila di San Siro ad essersi assicurati il tagliando. Sono previsti eccessi di velocità sul versante mancino per il Diavolo e destro per la Vecchia Signora: da una parte agiranno Rafa Leao e Theo Hernandez, dall’altra Cuadrado e McKennie, per una disputa a quattro che ha già infuocato l’incontro. Il portoghese è in uno stato di forma strabiliante, nel miglior momento da quando è al Milan, ed il tandem con il treno francese di matrice ispanica è uno dei più interessanti della Serie A. Sicuramente lo è in chiave futura: 24 anni per Theo, 22 per il ragazzone ex Lille e Sporting. Sirene inglesi permettendo, questi due sono destinati a fare grande il Milan di domani. Nel frattempo, però, bisogna pensare al presente, anche perché i rispettivi avversari di domenica non sono clienti comodi. Tanta gamba, cesta di ricci anni ’80 ed origini del continente americano: è l’identikit dei principali indiziati per una maglia da titolare sulla destra per la Juve. Il 33enne colombiano Cuadrado conosce i segreti del gioco di fascia come pochi, McKennie, ala atipica, è il jolly di Allegri, e darà una mano sia in fase di ripiegamento che di spinta, oltre a rappresentare una minaccia sulle palle alte. Che guerra sia!

EFFETTO SORPRESA - Nell’infuocata corsia mancina del Diavolo, c’è un terzo incomodo pronto a gelare il sangue degli avversari. Probabilmente partirà dalla panchina, ma occhio a dimenticarselo: quando si parla di Milan-Juventus, non si può non chiamare in causa  Ante Rebic. Il croato è una sentenza quando vede bianconero: nelle ultime tre gare disputate contro la Vecchia Signora, ha sempre timbrato il cartellino. Rebic sta vivendo un momento di scarsa brillantezza, spesso Pioli gli ha preferito Leao in questa stagione, ma non si può dire che sia una sorpresa. E’ un diesel, da quando è al Milan ha sempre avuto bisogno di un girone d’andata sottotono, per poi diventare decisivo nelle fasi clou del campionato. Ante in rossonero ha segnato 1 gol in due stagioni all’andata in Serie A, e 22 al ritorno: non può trattarsi solo di una coincidenza. Gli acciacchi fisici hanno ulteriormente rallentato il cammino verso la forma migliore: nel 2022 ha avuto a disposizione solo la gara con il Genoa in Coppa Italia ed una mezz’ora tra Venezia e Spezia. La titolarità in campionato manca dal 3 ottobre. Un’ottima prestazione domenica sera, nel tempo che Pioli gli concederà, metterebbe alle spalle un periodo nero. Sarebbe la chiusura di un ciclo, visto che l’ultima rete segnata in Serie A risale proprio alla sfida con la Juve: a settembre finì 1-1, con il croato che rispose con un colpo di testa chirurgico al vantaggio di Morata. Domenica il numero 12 sarà il dodicesimo rossonero, ma da subentrante il soldato balcanico terrà a mettere in chiaro che per il posto su un’affollata fascia sinistra non c’è ancora nulla di deciso.

di Giovanni Picchi.