Record - Multa Leao: lo Sporting vuole 45 mln e prepara il ricorso al TAS. Vicenda intricatissima: i dettagli

Record - Multa Leao: lo Sporting vuole 45 mln e prepara il ricorso al TAS. Vicenda intricatissima: i dettagliMilanNews.it
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mercoledì 26 aprile 2023, 18:10Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Il contenzioso tra Sporting Lisbona e Lille per Rafael Leao, a cinque anni circa dal via, potrebbe durare ancora a lungo. A riportarlo è Record.pt - come riporta la traduzione a cura di MilanNews.it - che racconta di come il club portoghese stia continuando a lottare per un qualcosa che reclama già dal 2018, ovvero i 45 milioni di euro dell'allora clausola rescissoria del giocatore.

Si era in attesa della decisione della FIFA, in particolare della DRC (Dispute Resolution Chamber), che aveva il compito di definire l'importo da ricevere da parte dello Sporting prima di rinviare il caso al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport, con sede a Losanna, in Svizzera), l'organo che avrà l'ultima parola sul caso. La decisione della FIFA è arrivata ed ha lasciato tutto com'era prima: la DRC ha confermato che il risarcimento che spetta allo Sporting è di 16,5 milioni di euro, già deciso nel 2020 per delibera del TAD (Tribunale Arbitrale dello Sport portoghese): all'importo si aggiungono gli interessi ad un tasso pari al 5% annuo, che in questo momento ammontano a circa 4 milioni di euro.

Con questa decisione della FIFA, il caso tornerà al TAS che, nel febbraio 2022 (e successivamente in ottobre), ha considerato il Lille co-solidale responsabile del pagamento, uno status che permette allo Sporting di andare (anche) dal club francese per la riscossione del debito. Tenendo conto degli importi coinvolti nell'operazione, l'obiettivo sarebbe stato molto più difficile da raggiungere se l'unico destinatario fosse stato il giocatore, quindi questa sentenza è stata forse la vittoria più importante dello Sporting in tutto il contenzioso finora.

Il fatto che la palla sia tornata nelle mani del TAS non anticipa la fine della vicenda, anzi.

Secondo Record infatti, e sebbene la decisione della FIFA non leda quanto già garantito in precedenza tramite il TAD, lo Sporting non è soddisfatto dell'importo di 16,5 milioni di euro più interessi e sta già preparando un ricorso al TAS. L'obiettivo dello Sporting è sempre quello arrivare ai 45 milioni di euro a cui ammontava la clausola di Leao quando, nel 2018, il giocatore ha rescisso unilateralmente il proprio contratto in occasione dell'attacco ultras al centro sportivo della squadra portoghese. Si prevede comunque che anche il Lille faccia ricorso: il braccio di ferro durerà a lungo ed è diffificile intravedere la fine di questa vicenda intricatissima.

IL RIEPILOGO DELLA VICENDA

A quasi cinque anni dai fatti, comincia a diventare impegnativo ricordare le tappe principali di questa maratona legale, che ha avuto origine con l'attacco al centro sportivo dello Sporting del 15 maggio 2018. La "battaglia" è iniziata il 14 giugno, quando Rafael Leão ha presentato la lettera di licenziamento, rivendicando la giusta causa. Parallelamente, il giocatore ha presentato una richiesta di arbitrato al TAD, in cui ha chiesto 390mila euro di risarcimento, di cui 100mila per aver capito di essere stato oggetto di molestie morali. Lo Sporting ha contestato, chiedendo 45 milioni di euro di risarcimento e, il 18 marzo 2020, il tribunale portoghese ha condannato il club di Alvalade a pagare 40.000 euro a Rafael Leão per molestie morali e, viceversa, ha stabilito che il calciatore portoghese avrebbe dovuto pagare 16,5 milioni di euro all'ex club, per rescissione illegittima del contratto.

A ciò è seguito un ricorso del giocatore alla Corte Costituzionale, che è stato respinto, e un reclamo alla stessa Corte Costituzionale è ancora pendente. È stata poi presentata un'azione dichiarativa di annullamento presso la Corte d'Appello di Lisbona, che è stata respinta per non aver riscontrato ambiguità o contraddizioni nella decisione del TAD. Nessuna di queste misure, tuttavia, ha impedito allo Sporting di eseguire la sentenza del TAD, ovvero di procedere con il pignoramento del 20% (o 1/5) dello stipendio di Leão, attraverso la giustizia italiana. Nel maggio 2022, il TAD ha ricevuto 300.000 euro di stipendio con questo mezzo.

Tutti i passi appena citati sono scaturiti dal processo avviato da Rafael Leão nel TAD portoghese. Tuttavia, dall'inizio di questa vicenda, esiste un secondo processo in corso presso il TAS e la FIFA, quello che in pratica permette allo Sporting di continuare a rivendicare i 45 milioni di euro. È proprio questa la cifra che lo Sporting ha chiesto come risarcimento quando, il 16 novembre 2018, ha intentato una causa alla DRC della FIFA. Il 20 febbraio 2020, la Camera di risoluzione delle controversie ha rifiutato di analizzare il caso a causa della litispendenza, poiché era già in corso una causa presso il TAD portoghese. Di conseguenza, il 6 maggio 2020 lo Sporting ha presentato ricorso al TAS svizzero, ribadendo le richieste avanzate davanti alla DRC. Il grande trionfo per i lusitani arriverà il 21 febbraio 2022, quando il TAS accoglierà parzialmente le loro richieste, stabilendo che l'attaccante ha rescisso senza giusta causa e che il Lille è responsabile in solido del pagamento dell'indennizzo.

A questo punto il TAS ha rinviato il caso alla DRC della FIFA, che avrebbe dovuto determinare l'importo che lo Sporting avrà diritto a ricevere. Ed eccoci tornati al presente! La DRC, basandosi sulla decisione del TAD portoghese, sostiene che lo Sporting ha diritto a 16,5 milioni di euro più gli interessi; lo società biancoverde non ci sta e si prepara a fare ricorso e vuole i 45 milioni che ha già chiesto dal 2018.

COSA SUCCEDE ORA?

Il tema del debito con lo Sporting è, ora più che mai, sulle spalle del Lille, il club che ha accolto Rafael Leão nel 2018. Non per questo, però, la questione smette di tormentare il presente e persino il futuro del giocatore, sia quando si parla del suo rinnovo con il Milan sia quando si profila un possibile trasferimento milionario in un altro club. Leão ha un contratto con il Milan fino al 2024 e non ha ancora trovato un accordo per rinnovare. La pressione dei grandi club europei è sempre più forte e il valore di mercato dell'attaccante è salito a dismisura. Il debito con lo Sporting ha accompagnato questi sviluppi, con speculazioni su un possibile accordo extragiudiziale. In questo scenario, una parte del bonus d'ingaggio o un trasferimento futuro potrebbero servire a saldare l'importo.

Tuttavia, essendo il Lille co-solidale per il pagamento in base al diritto sportivo internazionale e disponendo di mezzi maggiori e migliori per l'esecuzione rispetto a Rafael Leão, è improbabile che lo Sporting smetta di rincorrere il club francese per riscuotere l'importo. La priorità dello Sporting, a questo punto, è che la somma rimanga al di sopra dei 16,5 milioni di euro indicati dal TAD portoghese e confermati dalla DRC della FIFA. A breve seguirà il ricorso al TAS svizzero, per una storia che non è destinata a concludersi in tempi brevi.