Repubblica - Le 5 richieste di Ralf Rangnick per il "suo" Milan

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martedì 12 maggio 2020, 14:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Per l'ambiente milanista Ralf Rangnick è sicuramente il nome del momento: è lui il prescelto di Gazidis come uomo da cui far partire il prossimo progetto rossonero. L'eclettico tedesco recentemente ha confermato i contatti con l'AD sudafricano e con il Milan, ma al momento, soprattutto a causa della situazione legata all'emergenza Coronavirus, non c'è nessun contratto firmato che sancisca l'ufficialità e la certezza del suo arrivo a Milano.

LE RICHIESTE - Stando a quanto riporta l'edizione odierna de "La Repubblica" Rangnick avrebbe delle richieste specifiche per accettare l'offerta rossonera, e non sembrano essere di poco conto. L'attuale "Head of Sport and Development Soccer" della Red Bull vorrebbe avere un contratto quinquennale con pieni poteri nel controllo della parte sportiva del club e una rivoluzione interna da circa 140 milioni, che comprenderebbe uno staff tecnico scelto da lui di 18-20 persone. Per il calciomercato avrà bisogno di un budget da circa 80 milioni e la priorità saranno i giovani in rampa di lancio, da valorizzare e far esplodere definitivamente, sempre mantenendo un'età media di 22 anni. Inoltre, dalla prima squadra alle scuole calcio, la filosofia calcistica e tattica verrà uniformata a tutti i livelli in modo che i ragazzi del settore giovanili avranno meno difficoltà nell'adattarsi nel calcio dei grandi. Richieste impegnative ma che sembrano sposare appieno la filosofia della proprietà americana.

LA CONCORRENZA - Com'è ovvio che sia Rangnick non è l'unico nome passato sulla scrivania di Ivan Gazidis e Gordon Singer, che nel corso dei mesi hanno valutato anche il nome di Marcelino, tecnico ex Valencia che nella sua avventura iberica ha dimostrato di saper lavorare con i giovani. L'uomo della Red Bull però non teme la concorrenza ed è consapevole di essere in pole position per la panchina rossonera. Alla luce di questa situazione il Milan deve comunque chiarire il proprio futuro: l'emergenza Coronavirus, come ammesso anche da Rangnick in diverse interviste recenti, ha rallentato il tutto, ma è chiaro che il tedesco sia il nome più caldo per la panchina e la direzione sportiva del Milan che verrà.