Rilancio, chiarezza e costanza: i fioretti del 2020 del Milan

Rilancio, chiarezza e costanza: i fioretti del 2020 del MilanMilanNews.it
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mercoledì 1 gennaio 2020, 16:00Primo Piano
di Pietro Andrigo

In una fitta pioggia di ricordi e rimpianti il 2019 se ne è andato trascinando con sè la decade del 2010-2019, un decennio più di dolori che di gioie per i colori rossoneri. Se l'antipasto del 2010/2011 era stato un indimenticabile piatto guarnito da uno scudetto e una Supercoppa Italiana degno di uno chef come il Milan abituato da anni a primeggiare, le portate principali degli anni successivi sono stati terribili scivoloni frutto di errori degni del peggior cuoco amatoriale. Gli anni 10 dei 2000 sono state le due facce di una medaglia prima dorata e poi terribilmente arrugginita, frutto di errori sportivi e di gestione societaria. Il saluto del Milan al decennio, la terribile sconfitta a Bergamo, è stato il riassunto perfetto di anni disastrosi ma al tempo stesso un segnale di resa che non crea grande fiducia per il futuro. La storia del Milan, tuttavia, è più forte di pochi anni di mediocrità: il diavolo rossonero sarà come una splendida fenice che risorgerà dalle proprie ceneri ma per farlo necessità di determinazione e un piano ben preciso. 

I FIORETTI DEL MILAN A cavallo della fine e dell'inizio del nuovo anno si è soliti, sia da bambini che da grandi, fare dei fioretti. Queste promesse personali sono impegni a migliorare comportamenti o a rimediare a certi errori; ecco il Milan è come un ragazzino reduce da un anno disastroso che deve e sa di dover migliorare sotto diversi aspetti attraverso un piano ben preciso fatto di rilancio, chiarezza e costanza. In primo luogo per rilancio si intende una rinascita sia sul campo che dietro la scrivania attraverso investimenti mirati e vantaggiosi non solo a lungo termine ma anche nell'immediato, perchè il Milan necessita di una rinascita da subito. Per chiarezza, invece, si intende la dimostrazione nei gesti e nelle parole di un progetto chiaro che mostri unità di intenti sia sul fronte dirigenziale sia in campo. Infine per costanza, si intende una continuità di risultati sia sul piano del gioco che negli apparati dirigenziali e nella guida tecnica perchè è innegabile che i tanti cambiamenti degli ultimi anni siano stati l'antecedente dei pessimi risultati ottenuti.

IL SOGNO IMPOSSIBILE? LA CHAMPIONS Alle promesse realizzabili nessuno vieta di aggiungere un sogno proibito e quasi impossibile. Ecco per il Milan e i milanisti potrebbe essere la qualificazione alla Champions League o ad una coppa europea. La mancata realizzazione di questo desiderio è molto probabile se non praticamente certa: considerando la situazione in classifica e il ruolino di marcia delle squadre davanti, infatti, servirebbe un miracolo ma si sa che il mondo del pallone è l'unica sfera, insieme alla religione per i credenti, in cui alle volte l'impossibile diventa realtà. Sotto l'albero, tra l'altro, il Milan inoperoso avrebbe dovuto trovare il carbone e invece ha trovato Ibrahimovic, un regalo meritato per dei tifosi che nell'ultimo anno hanno dato tanto ricevendo poco. Ecco proprio lo svedese, semi-divinità del pallone, potrebbe essere il trascinatore capace di togliere il prefisso "im" all'impossibile sogno dei rossoneri e renderlo possibile. Le aspettative e le responsabilità nei confronti di Ibra non devono essere esagerate perchè gli anni passano per tutti ma Zlatan può diventare la guida verso il rinascita di un Milan ferito e stanco della mediocrità.