Risalire subito o si rischia di affondare

Dopo la sconfitta di ieri nel derby, l’ennesima negli ultimi quattro anni, il Milan non ha nemmeno troppo tempo per piangersi addosso visto che giovedì sera, a San Siro, arriva la Juventus per l’andata della semifinale di Coppa Italia. Una partita che si giocherà davanti a oltre 60 mila spettatori (quasi 70 mila per il club) e che darà una nuova chance ai rossoneri per rialzare la testa. La batosta di ieri è ancora viva e nei discorsi di giocatori e staff tecnico, ma fino a maggio non si potranno fare cambiamenti tra i volti degli attuali protagonisti. Di conseguenza serve ricompattarsi ancora, prendere ciò che c’è stato di buono e provare ad elevarlo ad un livello superiore.
IBRA IMPRESCINDIBILE - Si ripartirà da Ibrahimovic e dalla sua presenza in campo contro la Juventus. Lo svedese è fondamentale per il gruppo e la sua presenza, fisica, tecnica e scenica, è un fattore che mette quel qualcosa in più nelle gambe e nella testa dei compagni. Ma quando questi perdono di vista lo svedese o ciò che lui trasmette esaurisce il suo effetto, ecco che il resto del gruppo si impaurisce a perde le distanze e, contestualmente, le sue certezze. Ecco perché servirà Ibra in campo sia con la Juve sia con il Torino lunedì sera a San Siro. C’è la possibilità di tenere aperta la qualificazione alla finale di Coppa e di riprendere il cammino in campionato, ma bisogna farlo convinti di potercela fare.
POCHI CAMBIAMENTI - Contro i bianconeri ci saranno pochi cambiamenti nell’undici titolare. Il turnover, in questi casi, deve essere limitato al massimo perché servono i migliori a disposizione. Non ci sarà Conti, squalificato sia in coppa sia in campionato, e potrebbe così tornare Calabria dall’inizio, mentre accanto a Romagnoli potrebbe esserci di nuovo Musacchio. Per il resto, Pioli non dovrebbe stravolgere molto il suo 4-2-3-1, anche perché ha dato segnali positivi. Il tutto dettato anche dal fatto che non ci sono tutte queste alternative a disposizione. Ma giovedì c’è la possibilità o di rialzarsi o di affossarsi di nuovo. E la rabbia per la gara di ieri deve alimentare il fuoco della rivalsa.

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