Risalire subito o si rischia di affondare

Risalire subito o si rischia di affondareMilanNews.it
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lunedì 10 febbraio 2020, 17:29Primo Piano
di Pietro Mazzara

Dopo la sconfitta di ieri nel derby, l’ennesima negli ultimi quattro anni, il Milan non ha nemmeno troppo tempo per piangersi addosso visto che giovedì sera, a San Siro, arriva la Juventus per l’andata della semifinale di Coppa Italia. Una partita che si giocherà davanti a oltre 60 mila spettatori (quasi 70 mila per il club) e che darà una nuova chance ai rossoneri per rialzare la testa. La batosta di ieri è ancora viva e nei discorsi di giocatori e staff tecnico, ma fino a maggio non si potranno fare cambiamenti tra i volti degli attuali protagonisti. Di conseguenza serve ricompattarsi ancora, prendere ciò che c’è stato di buono e provare ad elevarlo ad un livello superiore.

IBRA IMPRESCINDIBILE - Si ripartirà da Ibrahimovic e dalla sua presenza in campo contro la Juventus. Lo svedese è fondamentale per il gruppo e la sua presenza, fisica, tecnica e scenica, è un fattore che mette quel qualcosa in più nelle gambe e nella testa dei compagni. Ma quando questi perdono di vista lo svedese o ciò che lui trasmette esaurisce il suo effetto, ecco che il resto del gruppo si impaurisce a perde le distanze e, contestualmente, le sue certezze. Ecco perché servirà Ibra in campo sia con la Juve sia con il Torino lunedì sera a San Siro. C’è la possibilità di tenere aperta la qualificazione alla finale di Coppa e di riprendere il cammino in campionato, ma bisogna farlo convinti di potercela fare.

POCHI CAMBIAMENTI -  Contro i bianconeri ci saranno pochi cambiamenti nell’undici titolare. Il turnover, in questi casi, deve essere limitato al massimo perché servono i migliori a disposizione. Non ci sarà Conti, squalificato sia in coppa sia in campionato, e potrebbe così tornare Calabria dall’inizio, mentre accanto a Romagnoli potrebbe esserci di nuovo Musacchio. Per il resto, Pioli non dovrebbe stravolgere molto il suo 4-2-3-1, anche perché ha dato segnali positivi. Il tutto dettato anche dal fatto che non ci sono tutte queste alternative a disposizione. Ma giovedì c’è la possibilità o di rialzarsi o di affossarsi di nuovo. E la rabbia per la gara di ieri deve alimentare il fuoco della rivalsa.