Ristrutturazione San Siro, Sala: "A giugno il momento della verità. Due strade per la cessione ai club"

Ristrutturazione San Siro, Sala: "A giugno il momento della verità. Due strade per la cessione ai club"
venerdì 8 marzo 2024, 12:30Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

All'uscita da Palazzo Marino, dopo l'incontro con i vertici di Milan e Inter e l'amministratore delegato di WeBuild; il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è fermato con i giornalisti presenti a fare il punto della situazione riguardo la questione San Siro e la sua ristrutturazione:

"Erano presenti i vertici di Milan e Inter e l'amministratore delegato di WeBuild. Spirito buono, adesso c'è da lavorare. Il Comune accoglie la proposta di WeBuild di fare questa analisi, questo studio pro bono e dovrà essere completato entro giugno".

"Le squadre hanno confermato che in pochissimi giorni passeranno dei documenti con le loro richieste, relative a quello che ci deve essere all'interno dello stadio: posti vip, miglioramenti dei servizi come ascensori, bagni, accessibilità ma anche servizi all'esterno come spazi commerciali, lounge. Da qua a giugno staremo fermi in attesa di questo lavoro che deve dimostrare che si può fare a un costo sostenibile. Quanto? Dipende da quello che le squadre chiedono. E soprattutto bloccando il minimo possibile lo stadio stesso. È evidente che non mi aspetti che le squadre non rallentino su progetti alternativi, non posso chiederlo e non avrebbe alcun senso. È altrettanto evidente che se WeBuild arrivasse a produrci un buon piano che risponde ai requisiti di cui vi abbiamo detto a quel punto mi aspetterei una risposta dalle squadre".

"Difficile essere ottimisti o pessimisti, diciamo che l'atmosfera attorno al tavolo è molto positiva. Sono certo che le squadre guardano con interesse a questa opzione, pur sapendo che ci sono altre alternative. E a questo punto cominciamo ad avere un momento della verità, che io metto a giugno".

Sono emerse delle linee guida da parte delle due società?
I punti imprescindibili sono che le squadre sanno che sui biglietti non è un momento storico in cui si possa immaginare di aumentare il prezzo. Le squadre fanno 70mila tifosi a ogni partita, non si può chiedere di pagare i biglietto molto di più. I ricavi possono aumentare da due punti di vista: uno è quello dei posti vip e l'altro è attraverso l'idea che dei tifosi vadano allo stadio prima e che possano vivere l'esperienza su più ore, quindi dal pranzo all'acquisto delle cose, al vedere il museo. Imprescindibile per i club è anche un museo di livello. Quello di oggi non è oggettivamente granché ma fa tanti visitatori. Spazi ristorazione e servizi, spazi commerciali sono altrettanto imprescindibili".

WeBuild ha specificato come si potrebbero fare questi lavori di ristrutturazione?
"WeBuild ha espresso il bisogno di lavorare nei mesi maggio-agosto con intensità. Quanto ci vorrà, ma è solo una mia sensazione, è qualcosa in un paio d'anni. Se si lavora nei mesi estivi su tre turni in 24 ore loro sono convinti di poterlo fare. Poi c'è tutta la parte esterna che è indipendente".

L'iter quale sarebbe, se si convergesse su questa proposta?
"Nell'interesse delle squadre e del Comune potremo trovare la formula per cedere subito lo stadio alle squadre. Parallelamente a queste analisi tecniche cominceremo a ragionare su come strutturare tutto il processo. Però è ovvio che io cerchi di essere ottimista ma a oggi non ho elementi per essere più di questo".

Diventerebbe quindi uno stadio di proprietà delle due società?
"Sì, in un modo o nell'altro. Ci sono due strade: con la cessione definitiva immediata o col diritto di superficie".

Con le Olimpiadi imminenti, escludendo questa estate e con dei concerti già fissati e in vendita nel 2025 quando partirebbero i lavori di ristrutturazione?
"Quest'anno non si può far nulla, se parliamo dell'estate del 2025 i promoter dei concerto dicono che sono stati venduti, ma possiamo ragionarci. Una ristrutturazione di San Siro ben fatta è nell'interesse anche degli organizzatori dei concerti. Noi lo faremo anche con la testa di renderlo fruibile per i concerti".

Quindi lavori prima o dopo le Olimpiadi?
"Non lo so dire, dipende da WeBuild. Ma penso che i lavori dovrebbero cominciare prima".

Era già stato fatto anni fa uno studio su una ristrutturazione. Potrebbe essere presa in considerazione?
"C'erano degli spunti, ad esempio l'Inter citava uno studio dai tempi di Thohir. Tutto materiale che le squadre forniranno a WeBuild, che nel frattempo ascolterà anche chi ha fatto altri lavori, in particolare ho chiesto loro di convocare gli architetti il cui progetto abbiamo presentato in commissione consigliare recentemente".

Si è parlato del quarto anello?
"No".