Scaroni: "Sono un neofita rispetto a Marotta e Percassi. RedBird dà competenze che non avevamo. San Siro? Contenti di rimanere"

Scaroni: "Sono un neofita rispetto a Marotta e Percassi. RedBird dà competenze che non avevamo. San Siro? Contenti di rimanere"MilanNews.it
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mercoledì 27 novembre 2024, 13:40Primo Piano
di Francesco Finulli

Nel corso della sesta edizione dello Sport Talk Industry è intervenuto dal palco anche il presidente del Milan Paolo Scaroni. Il dirigente rossonero ha parlato sia del percorso del club rossonero, a livello di proprietà, come anche del solito tema dello stadio, dando ulteriori dettagli sullo stato dei lavori. Scaroni ha anche epresso il suo parere su tematiche ampie come pirateria e scommesse molto dibattute nel mondo del nostro calcio in questi tempi. Le sue parole.

Sulla sua esperienza al Milan: “Il mondo del calcio italiano è difficile, io sono un neofita al contrario di Marotta e Percassi. Ho avuto due proprietà, una che si è ritrovata il Milan dopo aver fatto un prestito a un personaggio pittoresco come Yonghong Li. Elliott ha gestito il Milan come un edge funder, ha messo un amministratore delegato che veniva dall’Arsenal e che conosceva il calcio. Mi hanno poi affiancato a lui come persona che conosce il calcio italiano. RedBird invece il Milan lo ha cercato, inserendolo all’interno di una strategia di investimenti nel mondo dello sport. Ci danno un contributo di competenze che non avevamo, all’interno di una logica che pensa che il calcio europeo possa evolvere verso un modello americano. Non so se evolverà in questo modo, pensando ad esempio al basket dove non ci sono retrocessioni e un tetto salariale". 

Poi sul tema della pirateria: "La pirateria è un problema enorme del calcio italiano, col maxi-sequestro di oggi si dimostra che viene applicata una legge meravigliosa che abbiamo. Oggi finalmente è stato applicato un maxi-sequestro, parliamo di 25 milioni di utenti. Un fenomeno ciclopico, noi calcoliamo che la pirateria solo in Italia costa tra 500 milioni e un miliardo. Questi sono costi per DAZN e Sky che trasmettono le partite, ma di conseguenza sono costi anche per noi società".

Sullo stadio: "Faccio un flash sulla situazione stadio, oggi stiamo valutando l’ipotesi del 2018, ovvero costruire un nuovo stadio a San Siro affianco al Meazza. Costruito questo stadio possiamo trasformare il Meazza per fare una serie di attività sportive e commerciali come albergo, centro commerciale, sede e museo di Milan e Inter, creando obbligatoriamente lo stadio più bello d’Europa. Se Milan e Inter fanno uno stadio nel 2030 deve essere il più bello del mondo. Non è San Siro iconico, sono Milan e Inter che hanno reso San Siro iconico. Siamo ben contenti di rimanere a San Siro, è ben collegata ed è casa nostra. Noi teniamo ben aperta la porta di San Donato, il percorso di San Siro è sempre difficile anche se resto ottimista".

Sulle scommesse: "Noi dobbiamo assolutamente cambiare la legge che ci impedisce di utilizzare il betting, non possiamo non avere benefici dal mondo delle scommesse. Sulla Serie A si muovono 35 miliardi di scommesse, che nessuna società italiana abbia vantaggi da questo è assurdo. In tutta Europa è concesso, in Italia no e credo che se una cosa viene concessa in tutta Europa e non in Italia vuol dire che in Italia si fanno cretinate. Questa scelta fu fatta dal governo cinque stelle ed è ora di cambiarla. Tutto il calcio italiano vive dalla Serie A, c’è stato un lungo percorso in FIGC dove magari non abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo, ma abbiamo fatto passi avanti. Dai bisticci tra le Lega Serie A e la FIGC non vengono mai benefici per il calcio italiano”.