Sorriso, potenza e quel marchio di fabbrica: il mondo leggero di Rafa Leao

Sorriso, potenza e quel marchio di fabbrica: il mondo leggero di Rafa LeaoMilanNews.it
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martedì 10 maggio 2022, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Su Rafael Leao in questi anni se ne sono dette di tutti i colori: tante critiche, alcune giuste e altre meno, poca pazienza e troppa ingenerosità nei confronti di un diamante grezzo che sta iniziando a splendere di una luce sempre più accecante. Quest'anno i numeri in Serie A del portoghese non lasciano nessuno spiraglio, neanche agli haters più incalliti: 10 gol e 7 assist in 32 match di campionato. Per un esterno offensivo di 22 anni, 23 fra un mese, sono dati eccezionali. 

Nell'importantissima sfida di domenica sera contro il Verona di Tudor, tutto il popolo rossonero si è potuto rifare gli occhi ancora una volta guardando le giocate di Rafa: mai banale, potente, imprendibile e soprattutto efficace. Due assist per la doppietta di Sandro Tonali, due passaggi vincenti che sono arrivati dopo la solita incontenibile corsa palla al piede con quello che ormai è diventato un marchio di fabbrica dell'ex Lille: corsa ciondolante, accenno di doppio passo, o "stepover" come direbbero quelli bravi, e poi gas a manetta. Vedendolo sembra semplicissimo, come se fosse la cosa più naturale del mondo: la verità è che per Leao è davvero la cosa più naturale del mondo, lo si capisce dal sorriso che ha stampato in faccia mentre supera, di solito con la seconda o terza falcata, l'inerme avversario. Sembra facile, ma non lo è. Non è facile farlo sistematicamente, non è facile farlo senza che diventi un esercizio di stile e non è facile farlo in un campionato in cui giocatori così pericolosi vengono raddoppiati o, spesso, triplicati.

Eppure Rafa va, parte e se ne frega, un po' come ha fatto con tutte le critiche di questi anni: è il nuovo Niang, non è da Milan, pensa solo alla musica, non ha la testa, e via dicendo. Parole al vento, bruciate dalla velocità e dal talento esplosivo del portoghese. Che quest'anno ha imparato a rendere utile quello che lo fa divertire. Nei precedenti due anni in rossonero abbiamo visti tanti colpi di genio da parte del numero 17, ma spesso troppo isolati nel tempo e mai continui nel corso della partita. La società, nelle figure di Maldini e Massara, evidentemente non ha mai avuto dubbi e ha continuato a riporre fiducia nel classe '99, così come lo ha fatto Pioli e lo hanno fatto i suoi compagni. Rafa ha sentito l'amore e ha capito: quest'anno non è solo bello da vedere, è anche, e soprattutto, efficace. Il MIlan se lo gode, lui è concentratissimo su questo finale di stagione al cardiopalma, pronto più che mai ad aiutare i suoi compagni verso un sogno. Il tutto sempre con la leggerezza del suo mondo e quel sorriso a trentadue denti.