Tare: "Il Milan è un club dove devi vincere. Ho parlato a lungo con Furlani e Ibra: ho le idee chiare"

Tare: "Il Milan è un club dove devi vincere. Ho parlato a lungo con Furlani e Ibra: ho le idee chiare"
Ieri alle 10:40Primo Piano
di Francesco Finulli

Da lunedì il Milan ha il suo nuovo direttore sportivo: si tratta dell'ex dirigente della Lazio Igli Tare che, dopo un paio di anni trascorsi senza un impiego, ha deciso di rimettersi in gioco in via Aldo Rossi alla guida del club rossonero che cerca di ricomporre i suoi pezzi e di tornare al vertice dopo la stagione appena terminata che è stata fallimentare. Tare si è concesso ai microfoni di Milan Tv per la sua prima intervista da dirigente milanista. Le sue dichiarazioni.

Sul Milan: "Il Milan ha una storia gloriosa. L'ho seguita fin da bambino, mi ricordo i tempi di Wilkins e Hateley. La mia famiglia, tutti i miei zii erano milanisti: è stato sempre un legame forte e non l'ho nascosto anche quando sono diventato giocatore o dirigente. Tutti noi abbiamo tifato per un club, per me essere qui oggi e parlare per quel club che ho tifato da bambino vuol dire tanto. Il mio esordio in Serie A è un Brescia-Milan, il mio primo figlio è nato durante un Milan-Bologna il 13 settembre 2003. È un legame molto affettivo, poi i grandi giocatori, i grandi campioni, una società guidata con classe ed eleganza ha fatto sì che questo è uno dei club, insieme al Real Madrid, più gloriosi del mondo. Vuol dire tanto per me"

Sui suoi obiettivi: "Cercherò di dare tutto me stesso per far sì che questa storia si avveri anche nel futuro. È un club che ha una storia importante, dobbiamo essere bravi a trasmettere fin da subito questo progetto a tutti quanti: ai nostri tifosi in primis perché si aspettano una reazione forte ed è questo che vogliamo fare anche noi. Ho avuto modo di parlare a lungo con Giorgio Furlani e con Zlatan, ci siamo confrontati parecchio su tutte le dinamiche che riguardano questo club e questa situazione. Penso di avere idee chiare e dobbiamo essere pronti per realizzarle"

Sulle sfide da dirigente: "Dobbiamo partire nella maniera giusta, le aspettative sono tante: è stata una stagione lunghissima e con tante delusioni. L'ho vissuta anche da fuori questa cosa: sono arrivato con idee chiare, con tanto entusiasmo e voglio trasmettere questa cosa qua a tutto l'ambiente milanista perché è fondamentale imparare dagli errori che sono stati fatti e cercare da oggi di partire con energia e voglia per far sì che il Milan torni a essere quello che abbiamo sempre visto nella sua storia"

Sull'ambizione del Milan: "Dobbiamo essere chiari su una cosa: il Milan è un club dove si chiede subito il risultato, è un club dove devi vincere. Di questa cosa qua mi sono reso conto e sono pronto ad affrontarle: dobbiamo fare sì che questo accada ma con delle idee chiare. Il mio ruolo è importante per dare le strategie giuste per quanto riguarda i giocatori e soprattutto i giovani, dare lo spazio per giocare in questo club"

Sull'appartenenza: "Per me l'appartenenza vuol dire tanto. I giocatori che vengono a giocare nel Milan, devono capire da subito che questa maglia ha un peso importante, questo stadio ha un peso importante. Se noi saremo bravi a trasmettere questo ai nostri giocatori, credo che avremo fatto un primo passo verso la vittoria. Tutti i grandi campioni che hanno scritto la storia del calcio mondiale hanno sempre un inizio. Ho una frase che che uso sempre: conta più quello che hai scritto davanti che quello che hai scritto dietro. Penso che così dev'essere anche al Milan"

Sul suo atteggiamento e modo di fare: "Voglio entrare in questo club con grande umiltà ma soprattutto con la possibilità di dare il mio supporto a fare sì che questa società torni ai vertici del calcio italiano e mondiale. Il mio ruolo è avere un supporto non solo dallo staff tecnico ma anche da Furlani, da Ibra e da Moncada: ritengo fondamentale lavorare tutti insieme"

Sul calcio di oggi: "Il calcio si è evoluto tanto negli ultimi anni, a cicli di ogni cinque anni le cose cambiano tantissimo: devi essere bravo a essere in contatto con questa evoluzione. Perciò gestire bene sia il campo ma soprattutto la scrivania è fondamentale. Dobbiamo mettere però una cosa bene in chiaro: tutto è legato al risultato finale che riguarda il campo e la vittoria, una volta che noi abbiamo ben chiaro questo nella nostra testa, dopo è più facile svolgere il nostro mestiere al meglio possibile"

Sul Milan che vuole: "Voglio vedere una squadra che suda la maglia, che ha fame e voglia di vincere. Voglio vedere quel San Siro che esplode dalla gioia dei tifosi. Farò tutto, darò tutto me stesso perché questa cosa si realizzi perché è bellissimo vedere il popolo milanista gioire nelle vittorie di questa squadra"

Sulle sue sensazioni: "Mi sento molto emozionato e molto realizzato: ho realizzato un sogno di tanti anni. Per me vuol dire tanto, significa tantissimo"