Theo Hernandez, la fase difensiva è da migliorare

Theo Hernandez, la fase difensiva è da migliorareMilanNews.it
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lunedì 9 marzo 2020, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Theo Hernandez, terzino francese arrivato in estate dal Real Madrid, è probabilmente una delle poche note positive di questa difficile stagione rossonera. Sei gol e due assist in 25 partite, fra Serie A e Coppa Italia. Tanta velocità e potenza sulla fascia sinistra, caratteristiche che il Milan non trovava in un terzino da troppi anni. Con i suoi gol e le sue sgroppate ha dimostrato di essere fra i migliori laterali del campionato e non solo, ma per il salto di qualità definitivo, per essere davvero un top, manca ancora qualcosa.

FASE DIFENSIVA – In questo contesto sembra quasi da pazzi voler criticare Theo Hernandez, ma per diventare un campione è giusto non accontentarsi mai e voler sempre migliorare i propri punti deboli: il francese, soprattutto nelle ultime uscite, ha mostrato il fianco agli attacchi degli avversari. Nella partita di ieri contro il Genoa, in occasione del gol di Pandev, ha lasciato passare Sanabria con troppa facilità, quasi senza fare resistenza e ponendosi in modo superficiale alla pressione del centravanti genoano. Se spesso Theo riesce comunque ad opporsi efficacemente al suo avversario grazie alle sue straordinarie doti fisiche, è anche vero che a volte ci fa troppo affidamento, arrivando al contrasto con troppa superficialità. Il problema principale della difesa del Milan ovviamente non è Theo Hernandez, ma è chiaro che l’ex blancos deve lavorare per migliorare in questo aspetto.

L’ESEMPIO – Per un terzino che spinge come un forsennato e offre un apporto offensivo consistente è difficile avere la lucidità anche per difendere al meglio, ma è questa la strada per diventare un top in questo ruolo. In un calcio che sta diventando sempre più fisico e veloce dei terzini con queste caratteristiche servono come il pane e sul mercato vengono venduti a peso d’oro. Ecco perché i 20 milioni investiti dal Milan per Theo non sono così tanti come molti avranno pensato in estate, ma sono anche meno quelli che il Liverpool spese per assicurarsi le prestazioni sportive di Andrew Robertson, terzino allora in forza all’Hull City. Fino ad allora l’esterno aveva avuto una carriera modesta e al suo arrivo nella squadra di Klopp, che lo pagò 9 milioni, in molti criticarono l’acquisto. Ma il tecnico tedesco ha lavorato molto sullo scozzese rendendolo uno dei migliori, se non il migliore, terzini sinistri al mondo. Il numero 26 dei Reds, che ha sempre dimostrato di trovarsi a proprio agio a spingere, è migliorato drasticamente in fase difensiva. È uno dei punti di forza del Liverpool e la sua straripanza fisica è ormai fondamentale in ogni reparto. È anche vero che il paragone fra Milan e Liverpool è attualmente impossibile, ma Theo ha tutte le caratteristiche per ripercorrere la strada tracciata da Robertson e diventare il terzino ideale: con tanto lavoro e sacrificio il numero 19 rossonero potrà davvero raggiungere livelli altissimi.