Tifosi e giocatori: compatti intorno a Max

Tifosi e giocatori: compatti intorno a Max
mercoledì 1 maggio 2013, 10:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

Le voci su un cambio di guida tecnica al diavolo non si stemperano, prendendo spunto dai malumori presidenziali, con il tifoso numero uno mai completamente convinto della scelta Allegri, i rumors su un addio del livornese sono sempre più insistenti.
Seedorf candidato numero uno alla successione, ma restano sullo sfondo altri due suoi ex compagni come Gattuso ed Inzaghi, così come le ombre importanti di due mostri sacri rossoneri come Van Basten e Donadoni, nel pieno rispetto del dictat presidenziale de “il Milan ai milanisti”.

Nel frattempo, però, l’ambiente sembra fare quadrato intorno a Massimiliano Allegri. Se Adriano Galliani, da sempre sponsor numero uno del mister toscano, si trincera dietro ripetuti no comment, preso fra due fuochi, il resto del mondo Milan prova a ergersi come scudo per il tecnico.
In principio la curva, mai dichiaratamente filo-Allegriana, che domenica ha chiesto a gran voce rispetto per quello che ha definito “il nostro Mister”, di fatto schierandosi con il Conte Max in questo braccio di ferro per il futuro rossonero. A fare da eco le dichiarazioni dei protagonisti in campo, i ragazzi di Allegri non perdono occasione infatti per ribadire tutta la stima che hanno nel livornese, continuando a rimarcare il ruolo chiave dell’allenatore nella forsennata rincorsa del diavolo al terzo posto.
Sono in tanti, praticamente tutti e specie i nuovi, a sottolineare l’importanza del lavoro svolto dal tecnico in questi mesi, quelli in cui ha dovuto prendere in mano le redini di una squadra smantellata fra giugno e luglio e costruita in fretta e furia negli ultimi giorni di agosto.
La sensazione è che al di là dell’opinione che si possa avere di Allegri, l’ambiente voglia mettere al riparo da scossoni una squadra che vive un finale di stagione quantomai delicato. Quattro giornate  importantissime, con quell’unica, esile lunghezza di vantaggio sulla Fiorentina da difendere con le unghie e con i denti, senza la possibilità di concedersi distrazioni, con l’obiettivo Champions da conquistare a tutti i costi.

Lo strappo fra il tecnico e la proprietà c’è, è evidente, le maglie del rapporto si allargano e si stringono fra una punzecchiatura, una battuta piccata e dichiarazioni distensive. Ricucirlo questa volta non sarà facile per Adriano Galliani, al contempo però il diavolo prova a metterci una toppa che regga per le prossime quattro battaglie, quelle decisive per il destino del Milan più che di Allegri. Al futuro si penserà a stagione finita, a bocce ferme, con la mente libera e la possibilità di programmare il futuro in base agli obiettivi raggiunti.
Oggi l’importante è tenere botta, evitare ulteriori scossoni e polemiche a distanza che non servono a nessuno. L’ambiente sembra aver recepito il messaggio ed essersi schierato compatto con la squadra e la causa, poiché è di questo che Allegri, almeno per oggi, fa parte, a prescindere dall’opinione che ognuno possa avere del livornese, oggi non resta che sostenerlo a tutti i costi.