Tonali, il Milan e la chiusura del cerchio: l'insegnamento dal passato, recente e non

Tonali, il Milan e la chiusura del cerchio: l'insegnamento dal passato, recente e nonMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 31 agosto 2020, 16:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Negli ultimi mesi, in più occasioni, abbiamo sottolineato come Sandro Tonali, per qualità, prospettive e caratteristiche, sarebbe stato il giocatore perfetto da inserire nell'architrave milanista: perfetto per il 4-2-3-1 di Stefano Pioli, perfetto per una squadra che sta crescendo e vuole continuare a crescere, inseguendo obiettivi che, nella storia del Milan, dovrebbero essere la normalità. La dirigenza rossonera ha pazientato, ha tenuto duro quando il giocatore sembrava ad un centimetro dall'Inter, per poi assaltare al momento giusto. Il ragazzo è stato pagato (o meglio sarà pagato) una cifra importante, ma è ancora più importante il tenore dell'operazione conclusa da Maldini e Massara.

LE NECESSITA' E IL COLPO - Il Milan non ha ancora una squadra perfetta: servirebbe un nuovo terzino, un centrale, un laterale offensivo di qualità e un vice Ibrahimovic. Tutto vero, tutto giusto. Un acquisto del genere però esula dalle lacune che, almeno parzialmente, verranno comunque colmate. Il club rossonero poteva dedicare quei 30/35 milioni per qualcun altro, sistemando (forse) una delle sopracitate necessità, ma un calciatore come Tonali non passa tutti gli anni. Inoltre, come ci insegna lo splendido corso del Milan ancelottiano, investire sul centrocampo è fondamentale per provare costruire un ciclo vincente. C'erano già Kessie e Bennacer. Vero, ora c'è anche Tonali.

LA CHIUSURA DEL CERCHIO - Quando verrà definito anche il ritorno di Bakayoko, il reparto intermedio rossonero potrà dirsi, finalmente, completo. Una completezza non solo numerica, ma anche tecnica, strutturale. L'arrivo del francese non sarà superfluo, ma permetterà una ulteriore iniezione di muscoli e centimetri al reparto, permettendo di ossigenare Franck Kessie, onnipresente fra i milanisti dal 2017 a questa parte. Stefano Pioli potrà giostrare a piacimento qualsiasi coppia, onde evitare situazioni simili a Milan-Atalanta, quando una sola assenza ha pesato sull'esito del match. Quel pareggio ha costretto il Milan ai preliminari di Europa League, ma ha anche portato ad un insegnamento più che fruttuoso.