Tuttosport - Pobega: "Il Milan è un punto di partenza: ci tengo alla seconda stella. Pioli diverso dagli altri"

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venerdì 28 ottobre 2022, 08:05Primo Piano
di Francesco Finulli

Il centrocampista del Milan Tommaso Pobega ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di Tuttosport. Il prodotto del vivaio rossonero è l'ex più recente della sfida contro il Torino, squadra che i rossoneri affronteranno domenica sera in cui il classe '99 ha militato l'anno scorso in prestito. Nella chiacchierata Pobega parla del suo ritorno al Milan, dei suoi obiettivi e del suo recente passato.

Ritorno a casa base

Il Torino ha insistito parecchio quest'estate per convincere il Milan a lasciar partire Pobega a titolo definitivo, dopo l'anno di prestito. Ma i piani del club rossonero erano diversi, come sottolinea lo stesso giocatore: "Ho capito che sarei rimasto a fine estate parlando con i dirigente e l'allenatore: io volevo rimanere e loro volevano tenermi". Non un atto di affronto nè nei confronti del Torino, nè di quelli del mister Ivan Juric che, anzi, Pobega ci tiene a ringraziare per averlo fatto maturare: "Mi ha fatto capire che dovevo giocarmela faccia a faccia con tutti, essere più sfrontato. Voleva che rimanessi? Sì. Gli ho spiegato che avrei dovuto parlare con la dirigenza rossonera. Ogni estate il mio obiettivo quando partivo in prestito era crescere, fare un nuovo step e tornare migliore per provare a rimanere". Idee da sempre chiarissime per Tommi che è sempre stato consapevole che per ritagliarsi uno spazio al Milan, avrebbe dovuto crescere altrove, esattamente come ha fatto nei quattro anni lontano da Milanello.

Nuovi obiettivi e Pioli

In questa prima stagione in pianta stabile nella prima squadra rossonera, Pobega non ha perso tempo e ha già fissato i suoi obiettivi personali: "Essere al Milan è un ulteriore punto di partenza, una nuova tappa del mio percorso: ogni anno ho sempre alzato l'asticella ed è così anche adesso che sono qui. Conoscevo sia l'ambiente che il modo di lavorare di Pioli: ci terrei a vincerlo anch'io lo Scudetto anche perché sarebbe la seconda stella". Già, Stefano Pioli che finalmente ha deciso che Pobega era pronto per entrare nelle rotazione del suo centrocampo: "Giorno dopo giorno sta aggiungendo qualcosa grazie al suo modo di lavorare completamente diverso rispetto agli altri. Inoltre devo confrontarmi per la prima volta con la Champions". In questo senso Pobega sottolinea così l'esperienza di dover giocare ogni tre giorni: "Ci sono complicazioni fisiche e mentali, perché viaggi e partite stancano a tutti i livelli: c'è meno tempo per preparare la gara successiva e saper trovare ogni volta gli stimoli giusti per l'avversario di turno."

Contro il recente passato

Infine, Pobega ha parlato anche della sfida sicuramente emozionante che lo aspetta domenica quando tornerà da avversario davanti al pubblico dell'Olimpico Grande Torino: "Mi aspetto un ambiente caldo come sempre. i tifosi sono sospinti anche da un allenatore che chiede ai giocatori aggressività e intensità. Juric ci avrà studiato molto e avrà lavorato sui nostri punti deboli". Poi in particolare si è soffermato sullo stato di forma dei suoi ex compagni: "Sono in salute, dopo la vittoria di Udine, con voglia di vincere e di mostrare che tutto il lavoro porta a un risultato. Il Toro è una squadra forte, arcigna, ci vorrà la massima concentrazione: sarà una partita decisa dagli episodi". Per concludere, una nota di colore: "Se segno esulto? Penso di sì, credo sia sempre giusto farlo. Con grande rispetto verso i tifosi granata, anche per come mi hanno sostenuto. Però è giusto esultare per i sostenitori del Milan".